In questa scuola in Nigeria il pagamento della retta avviene tramite bottiglie di plastica

Una scuola nigeriana ha deciso di accettare bottigliette di blastica da riciclare come pagamento delle tasse scolastiche, un modo meraviglioso per consentire a tutti i bambini di poter frequentare la scuola e ripulire il quartiere dai rifiuti

Niente bonifici per saldare la retta scolastica, nessun contante, ma solo tante bottigliette di plastica da raccogliere e riciclare. È questo il metodo di pagamento accettato da una scuola nel quartiere di Ajegunle, Lagos, in Nigeria, dove la plastica diviene un’opportunità per consentire ai bambini di sedere tra i banchi di scuola e ricevere l’istruzione di base.

Bottigliette di plastica in cambio di tasse scolastiche, da consegnare all’ingresso dell’istituto per coprire ogni semestre. Dal 2017 la Morit International School ha scelto di mettere in pratica questo modello innovativo per venire incontro alle famiglie della comunità, specialmente a quelle meno abbienti, permettendo loro di mandare i propri figli a scuola e combattere allo stesso modo l’inquinamento da plastica nella regione.

Da quando la campagna è stata lanciata nell’area di Ajegunle, si è assistito a un profondo cambiamento. Non sono solamente i genitori ad andare “a caccia” di bottiglie, ma anche i bimbi seguono gli adulti e insieme ne approfittano per ripulire il quartiere dai rifiuti.

L’iniziativa è sì un modo per combattere la dispersione scolastica, ma anche l’occasione per educare i più piccoli al rispetto dell’ambiente. L’idea è venuto a Patrick Mbamarah, il fondatore e direttore della Morit International School, il quale ha pensato di voler contrastare i due grandi problemi che affliggono la società.

Mi si spezzava il cuore ogni volta che i genitori mi informavano che dovevano scegliere tra sfamare i propri figli e pagare le tasse scolastiche” ricorda Mbamarah.

Sono cresciuto qui. Questo è il mio modo di restituire qualcosa alla mia comunità. La Nigeria ha un numero eccessivo di bambini che non vanno a scuola e ciò mi ha sempre infastidito quindi ho deciso di fornire un’istruzione a prezzi accessibili, qualunque cosa accada, e questo significa superare qualsiasi difficoltà. Sono appassionato di quello che sto facendo” ha raccontato Mbamarah.

Da quando la scuola ha stretto una collaborazione con due aziende di riciclaggio, la partecipazione della comunità è stata enorme. C’è chi conserva bottigliette per darle a sua volta alle famiglie più numerose e chi porta altri materiali alla scuola come una sorta di offerta personale.

Con le donazioni dei privati, la Morit International School intende ora costruire nuovi ambienti scolastici per poter accogliere sempre più bambini e tenerli lontani dalla strada. Attualmente la scuola è una materna, primaria e secondaria con tanti progetti e sogni nel cassetto tutti da realizzare.

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Fonte: Morit International School

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