GreenMe contro il greenwashing aderisce alla coalizione Stampa libera per il clima di Greenpeace

Da sempre non accettiamo finanziamenti di sponsor che non rispecchino i nostri valori e da sempre cerchiamo ogni giorno un modo nuovo di stare al mondo e di fornirvi la più corretta delle informazioni

GreenMe è stampa libera! Libera dai finanziamenti e dalle influenze delle aziende dei combustibili fossili, da sempre. Per questo motivo rispondiamo all’appello di Greenpeace insieme ad altre 10 testate e prendiamo parte della coalizione “Stampa libera per il clima”, per portare avanti la bandiera di una corretta informazione sul clima contro il greenwashing.

Nato 14 anni fa con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico verso le tematiche ambientali, oggi GreenMe è affermato punto di riferimento per raccontare il mondo green, in modo pratico e innovativo.

Lo facciamo attraverso notizie, video, corsi, interviste, guide e approfondimenti, con l’obiettivo di informare, approfondire, divertire, prendendo sempre le distanze da qualsiasi tipo di condizionamento. Lo possiamo fare grazie anche ai tanti NO detti negli anni a sponsor e inserzionisti non in linea con i nostri valori.

Quando Greenpeace ci ha contattato per far parte della coalizione dei media indipendenti per il clima siamo stati felici di aderire e impegnarci a diffondere informazioni puntuali e costanti sull’emergenza climatica, del resto è nella nostra mission da sempre. Come è nel nostro DNA la coerenza di non accettare pubblicità e sponsorizzazioni da aziende che promuovono i le fonti  fossili – ha dichiarato la nostra direttrice Simona Falasca che ha firmato il patto con l’associazione.

Cos’è Stampa libera per il clima di Greenpeace

I direttori e le direttrici delle testate firmatarie si sono impegnati, infatti,  a “offrire un’informazione libera, completa, onesta e trasparente, senza omettere le responsabilità dell’industria dei combustibili fossili e l’inazione della politica, né la disponibilità di soluzioni per una rapida transizione verso le fonti rinnovabili”.

Le testate firmatarie, compresa GreenMe, si impegnano a rifiutare o eliminare progressivamente ogni forma di finanziamento dell’industria dei combustibili fossili, principale responsabile della crisi climatica che stiamo vivendo.

Un’iniziativa si ispira a un analogo impegno preso alcuni anni fa dal quotidiano inglese The Guardian, tra i più letti e influenti del mondo, diventato un punto di riferimento per l’informazione sul clima.

Siamo convinti che solo un’informazione libera può offrire a cittadini e politici gli strumenti necessari per comprendere e affrontare la gravità del riscaldamento globale, che minaccia la salute del pianeta e la vita di miliardi di persone, scrivono da Greenpeace.

Per questo oggi rivolgiamo anche un appello al resto del giornalismo italiano affinché si affranchi dal ricatto economico esercitato dalle aziende del gas e del petrolio attraverso le loro “generose” pubblicità infarcite di greenwashing.

Vogliamo ribadire che GreenMe non ha mai ricevuto alcun finanziamento da parte di enti pubblici o investitori privati esterni alla società che la gestisce. Siamo un media indipendente e gratuito, finanziato unicamente dalla pubblicità che, nonostante le difficoltà del settore e dell’editoria in generale, è accuratamente filtrata a monte: preferiamo rimanere a galla continuando a guardarci allo specchio che arricchirci con il greenwashing.

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