greenMe compie 12 anni. L'anno dello scoppio della pandemia non è stato facile neanche per noi, ma abbiamo continuato a fare ciò che facciamo da quel 10 marzo del 2009 e che (forse) ci riesce meglio: raccontare, approfondire, denunciare, ma soprattutto diffondere comportamenti e stili di vita attenti all’ambiente.
Indice
Oggi greenMe spegne 12 candeline. Esattamente il 10 marzo del 2009 è stato gettato un seme con un obiettivo ben preciso: essere più buon* con la Terra, in un periodo in cui in Italia non c’erano ancora siti che parlassero di ambiente e stili di vita ecologici. Così, 12 anni fa abbiamo intrapreso questo entusiasmante viaggio, che abbiamo condiviso con voi lettori, che ci seguite ogni giorno con attenzione e grande curiosità, consentendoci di arrivare a questo importante e, diciamolo, inatteso traguardo.
Informazione ambientale e Covid
L’anno che si è appena concluso non è stato facile per nessuno, neanche per noi. È stato un anno in cui l’ambiente è stato eclissato da altre notizie connesse al Covid-19, che ha stravolto le nostre vite e cambiato le nostre abitudini (purtroppo non sempre in meglio). Per noi, però, lo scoppio della pandemia ha reso ancora più evidente l’importanza dei temi ambientali, di cui ci occupiamo tutti i giorni da 12 anni. Per questo abbiamo continuato a fare ciò che (forse) ci riesce meglio: raccontare, approfondire, denunciare, ma soprattutto diffondere comportamenti e stili di vita ecosostenibili. Anche, e soprattutto, ai tempi di una pandemia mondiale.
In un periodo caratterizzato da incertezza e disinformazione, ci siamo impegnati quotidianamente nella lotta alle fake news non solo ambientali, ma anche sul Covid-19, offrendo ai lettori informazioni scientifiche e affidabili e chiarimenti in tempo reale, comprese le misure man mano attuate dal Governo. Inoltre, siamo stati tra i primi a tracciare una correlazione tra inquinamento e pandemia, come poi hanno dimostrato diversi studi scientifici.
Top 15 dei media più condivisi sui Social
La squadra di greenMe non si è arresa e ogni giorno ha tentato di dare il meglio di sé, anche nel periodo più complicato che abbiamo mai vissuto, come sottolinea il nostro Direttore Responsabile Simona Falasca:
“Siamo riusciti, nell’anno più difficile dal dopoguerra a tenere alta l’attenzione sui temi della sostenibilità e dei cambiamenti climatici, riuscendo anche a figurare nella Top 15 dei media più condivi sui Social, superando anche giornali e testate nazionali più note. Un obiettivo che ci ha riempiti di orgoglio e che ha portato per la prima volta in Italia una rivista ‘green’ a competere con i ‘grandi’ “.
Per cambiare il mondo dobbiamo prima cambiare noi stessi
E siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo lavorando a qualsiasi orario (anche ad orari decisamente improponibili), dalle nostre case e con i figli a casa, alle prese con la didattica a distanza o con le poppate per i più piccoli. Per la nostra redazione, composta quasi esclusivamente da donne, è una grande conquista, in un Paese in cui il tasso di occupazione femminile è spaventosamente basso e nell’ultimo periodo è addirittura in calo, a causa dell’emergenza Covid-19.
Noi di greenMe abbiamo sempre cercato di mettere al centro l’informazione per offrire ai lettori una voce indipendente, libera da partiti e lobby, ispirandoci ad un semplice quanto concreto presupposto: per cambiare il mondo, dobbiamo cambiare innanzitutto noi stessi.
Parliamo (anche e soprattutto) ai giovani
E proprio quest’anno, che per noi si è appena concluso, ci siamo un po’ rinnovati nella forma, restando coerenti alla sostanza. Abbiamo migliorato la nostra pagina Instagram, rendendola più coinvolgente, più colorata e più ricca di contenuti video, in cui “ci mettiamo la faccia” per raggiungere anche il pubblico più giovane, che ci auguriamo possa essere promotore del cambiamento tanto auspicato per la nostra amata Terra.
Inoltre, sul nostro sito, abbiamo creato nuove categorie, tra cui una a cui teniamo particolarmente dedicata alle storie di grandi donne (tra cui alcune che, purtroppo, non troverete neanche sui libri di scuola) che, con coraggio e determinazione, hanno dato vita a delle piccole rivoluzioni nel mondo perché per noi non può bastare l’8 marzo per celebrarle.
Quest’anno abbiamo deciso di riservare anche una sezione speciale al disastro di Fukushima, avvenuto 10 anni fa, ma i cui effetti sono ancora palpabili sulla società e sull’ambiente.
Naturalmente, continua il nostro impegno contro ogni forma di discriminazione e sfruttamento (dai circhi con animali agli allevamenti intensivi), contro l’uso di OGM e pesticidi (in particolare il glifosato), contro gli sprechi alimentari e la plastica, che nell’ultimo anno purtroppo invece di diminuire è aumentata per via delle misure anti Covid.
Abbiamo dato ampio spazio a consigli per acquisti consapevoli e rimedi naturali, e a tutto ciò che può far bene al nostro Pianeta, agli animali e alla nostra salute.
Semplicemente… grazie!
Riassumere il progetto di greenMe in poche righe è davvero difficile. Chi ci segue ogni giorno sa che sul nostro magazine e sui nostri canali social troverà sempre notizie sui disastri ambientali, anche quelli che vengono ignorati da tg e dai grandi giornali, ma anche interviste, approfondimenti su salute e benessere, mini-guide, consigli ecosostenibili e storie belle, che sono un’iniezione di speranza in un periodo in cui ne abbiamo fortemente bisogno.
Siete in tantissimi a seguirci, a leggere i nostri contenuti e a condividerli. E non lo diciamo noi, ma parlano i numeri:
Se siamo giunti a questo bel traguardo lo dobbiamo innanzitutto a voi lettori, a cui va il nostro GRAZIE.
In questi 12 anni greenMe è cresciuto con voi, anche grazie ai vostri commenti, consigli e anche grazie alle vostre critiche. Non possiamo prevedere quanti altri anni durerà questo avvincente percorso insieme, ma vi promettiamo che continueremo a dare il massimo e a raccontarvi i fatti offrendovi sempre qualcosa in più.
E lo faremo con la passione, l’impegno, la professionalità e l’entusiasmo di sempre.
AUGURI A NOI, MA ANCHE A TUTTI VOI!