Si celebra oggi, come il 5 febbraio di ogni anno, la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare
Si celebra oggi, come il 5 febbraio di ogni anno, la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. L’iniziativa, voluta dal Ministero dell’Ambiente e da Last Minute Market, giunge quest’anno al suo terzo appuntamento.
Una buona occasione per riflettere sulle nostre abitudini spesso scorrette. Secondo il Rapporto Waste Watcher, mentre quasi 900 milioni di persone nel mondo soffrono o muoiono di fame, ogni anno sul pianeta si spreca cibo per 1000 miliardi di dollari. Un numero da capogiro destinato a crescere a 2.600 miliardi se si considerano i costi dell’acqua e quelli legati all’impatto ambientale. Solo in Italia lo spreco di cibo domestico, dalla dispensa di casa al frigorifero, dai fornelli alla spazzatura, vale complessivamente 8,4 miliardi di euro all’anno, ovvero 6,7 euro settimanali a famiglia per 650 grammi circa di cibo sprecato.
Si tratta oramai di un tema di rilevanza mondiale ed europea tanto che è stato posto tra gli obiettivi del semestre di presidenza olandese dell’Unione Europea sotto il pressing dei diversi Paesi. Se in Italia con il progetto Sprecozero ci si è posti l’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo nel 2016, il Parlamento francese ha approvato definitivamente il 3 febbraio una serie di misure contro lo spreco di cibo. I supermercati con una superficie superiore ai 400 metri quadrati sono obbligati a donare il cibo che è rimasto invenduto a organizzazioni caritatevoli.
In più, le nuove norme prevedono una serie di azioni che vanno dalla prevenzione con campagne educative nelle scuola all’utilizzo a fini energetici a quello per gli animali. Il provvedimento – conclude la Coldiretti – è stato approvato dopo che con il nuovo anno è scattato l’obbligo per i grandi ristoranti francesi di rendere disponibile a fine pasto ai loro clienti la doggy bag, un box dove riporre gli avanzi del pasto da riportare a casa.
LA FAMILY BAG – E così, sull’esempio dei nostri cugini d’Oltralpe e in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, parte proprio oggi la fase pilota del progetto Family Bag, promosso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con Unioncamere Veneto e il Sistema Conai-Consorzi di Filiera.
Presso il circuito di ristoratori aderenti, potremo infatti chiedere una Family Bag per portarsi a casa il cibo avanzato: un contenitore realizzato nei diversi materiali di imballaggio – acciaio, alluminio, carta, legno e plastica.
“Mi sono impegnata personalmente per avviare questo progetto, che rappresenta un passaggio culturalmente importante per tutti gli italiani”, ha sottolineato Barbara Degani, Sottosegretario Ministero dell’Ambiente. “Family Bag rappresenta l’upgrade delle doggy bag, affrancando attraverso contenitori di design e dall’estetica curata questo concetto dal ghetto del nostro immaginario e dal pudore di richiederlo a fine pasto. Perché non sprecare deve essere il nuovo stile di vita, e richiedere una Family Bag significa comportarsi in maniera virtuosa”.
La prima fase di questo progetto ha individuato 100 ristoranti, cui il Sistema Conai-Consorzi di Filiera ha recapitato le Family Bag. Dopo l’avvio pilota in Veneto, il progetto sarà gradualmente esteso ad altri territori e regioni italiane.
Insomma, combattere gli sprechi alimentari si può e non soltanto chiedendo una doggy bag. Quando dovete fare la spesa, stilate una lista di quello che realmente vi serve ed evitate di riempire il carrello oltre misura. Scegliete sempre alimenti di stagione e posizionateli nella maniera corretta nel frigo. Non dimenticate mai di leggere etichette e date di scadenza, congelate – se possibile – prima che un alimento si deteriori e leggete qui qualche nostra utile ricetta antri-spreco!
Germana Carillo
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