Giornata mondiale della natura: 5 storie di giovani che hanno salvato gli animali

Ascoltare le giovani voci. È con questo appello che oggi 3 marzo si celebra la Giornata mondiale della natura, World Wildlife Day. Il futuro è in mano ai giovani, dunque. Le giovani generazioni sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali

Ascoltare le giovani voci. È con questo appello che oggi 3 marzo si celebra la Giornata mondiale della natura, World Wildlife Day. Il futuro è in mano ai giovani, dunque. Le nuove generazioni sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali.

Quasi un quarto della popolazione mondiale è di età compresa tra i 10 e i 24 anni, per questo gli sforzi devono tendere in quella direzione, cercando di incoraggiare il più possibile i giovani ad agire sia a livello locale che globale per proteggere la fauna selvatica in via di estinzione.

L’impegno e la responsabilizzazione dei giovani è una delle priorità delle Nazioni Unite e questo obiettivo si sta realizzando attraverso i programmi per i giovani.

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A settembre 2016, la CITES si è riunita a Johannesburg, in SudAfrica, in occasione della 17° riunione della Conferenza delle Parti (COP17) e ha adottato la prima risoluzione relativa ai giovani, chiedendo un maggiore impegno e responsabilizzazione su questo freonte.

Oggi più che mai, la Natura ha bisogno di loro:

“La Giornata Mondiale per la Natura 2017 incoraggia i giovani di tutto il mondo a radunarsi insieme per affrontare le principali minacce in corso per la fauna selvatica, tra cui il cambiamento degli habitat, l’eccessivo sfruttamento e il traffico illecito. I giovani sono gli agenti del cambiamento. In realtà, stiamo già vedendo gli effetti positivi sui problemi di conservazione realizzati da alcuni giovani leader in tutto il mondo. Puoi farlo anche tu” è l’appello delle Nazioni Unite. “Abbiamo tutti un ruolo da svolgere. Le nostre azioni di conservazione collettive possono fare la differenza”.

Sono tante le iniziative che dimostrano l’amore, l’attenzione ma soprattutto le azioni che i giovani stanno portando avanti per tutelare l’ambiente e i suoi abitanti:

Elias Pereira, il ragazzo che ha salvato una tartaruga di mare

Elias Pereira, 17 anni, ha salvato una tartaruga rimasta bloccata su una spiaggia. L’animale era recato sulla spiaggia per depositare le uova, ma era rimasto disorientato a causa di una tempesta. Così,l’ha girata per farla muovere nella giusta direzione, verso il mare.

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Gli studenti che hanno reso visibili i randagi con i palloncini

Due giovani studenti di Santiago hanno usato un metodo semplicissimo per rendere più visibili i randagi agli occhi delle persone: hanno iniziato ad attaccare agli animali dei palloncini che riportavano scritte come “abbracciami”, “adottami”, “dammi amore”, “non maltrattarmi” o “fammi le coccole”.

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Ragazzo in Kayak salva una civetta dall’assideramento

Pentti Taskinen ha avvistato nella nebbia qualcosa di strano che affiorava dall’acqua. Ha remato con tutte le sue forze per salvare una civetta che, a circa 500 metri dalla spiaggia, galleggiava nell’acqua.

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Il bambino che ha sfidato il traffico per salvare il suo cane

Il cane è un amico troppo prezioso e vale la pena rischiare anche la propria vita pur di evitare che si faccia male. È questo probabilmente quello che ha pensato Jean Fernandes, piccolo brasiliano che ha sfidato il traffico pur di salvare il suo cane accidentalmente investito da un auto. E c’è riuscito, il suo amico a 4 zampe si è fatto male ma grazie alle cure dei veterinari è guarito.

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IL RAGAZZO CHE HA RISCHIATO LA VITA PER SALVARE UN CERBIATTO

Un ragazzo di nome Belal che vive a Noakhali, in Bangladesh ha visto nel fiume un cucciolo di cerbiatto che era rimasto separato dalla sua famiglia durante le piogge torrenziali e le inondazioni. Rischiava di affogare ma il piccolo coraggioso Belal, nonostante l’evidente rischio, ha deciso di tuffarsi nel fiume per potare in salvo il cucciolo. Potete vedere tutte le foto del salvataggio qui.

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Oggi, in occasione del World WildLife Day, 9 associazioni hanno presentato la loro Carta di Roma per il recupero degli animali salvati non a fini di lucro denunciando il ritardo di cui lo Stato è responsabile nei confronti degli animali.

La Carta sarà inviata al presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al presidente della conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini.

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Francesca Mancuso

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