Le immagini dei cuccioli salvati da Green Hill hanno fatto il giro del mondo, smuovendo cuori e menti verso un mondo libero dalla vivisezione. È proprio per questo motivo che oggi, martedì 8 Maggio, si svolgerà la Giornata Mondiale contro Green Hill e la Vivisezione, con tanti appuntamenti in tutta Italia e in tutto il mondo per protestare sotto le "sedi" dei vivisettori.
Le immagini dei cuccioli salvati da Green Hill hanno fatto il giro del mondo, smuovendo cuori e menti verso un mondo libero dalla vivisezione. È proprio per questo motivo che oggi, martedì 8 Maggio, si svolgerà la Giornata Mondiale contro Green Hill e la Vivisezione, con tanti appuntamenti in tutta Italia e in tutto il mondo per protestare sotto le “sedi” dei vivisettori.
In particolare, a Roma ci sarà una manifestazione autorizzata dalla questura davanti all’istituto superiore di sanità, il massimo organismo responsabile della vivisezione in Italia, in cui attivisti e semplici cittadini lanceranno da piazza del Pantheon, a poca distanza dal Senato della Repubblica, un chiaro messaggio al Governo Italiano e alla XIV Commissione del Senato: no alla vivisezione.
“Vorremmo fare in modo che l’evento rappresenti la protesta decisa ed inequivocabile di migliaia di individui che si oppongono all’industria della vivisezione. Per questo motivo chiediamo a tutte le associazioni, gruppi o campagne, ma anche partiti, di non portare bandiere, striscioni o altro raffiguranti solamente i propri loghi o sigle. Questo perché non vi sia una semplice partecipazione di “appartenenza” ma una voglia di sentirsi individualmente partecipi nella lotta alla vivisezione. Preferiamo che siano gli animali e il loro triste destino a far parlare di sé“, spiega il Comitato Fermare Green Hill.
E mentre saranno molte le iniziative lungo lo stivale, all’estero gli attivisti manifesteranno davanti alle ambasciate e ai consolati italiani, da New York ad Amsterdam, da Londra a Parigi, passando Varsavia, Brussels, Madrid, Atene, Montevideo, Cape Town, Adelaide, Helsinki, Guadalajara, Santiago Del Cile e tante altre città. E non servono grandi numeri per mobilitarsi: bastano la determinazione, la voglia di fare informazione e combattere lo specismo di cui sono vittime gli animali ogni giorno, in ogni dove.
Oggi, insomma, è davvero un giorno importante: domani, 9 maggio, verranno presentati gli emendamenti all’articolo 14 riguardo la sperimentazione animale e i senatori dovranno pronunciarsi sul futuro della vivisezione, facendo i conti con tutti gli attivisti che in tutto il mondo urleranno il giorno prima il proprio dissenso. Anche perché “i tecnici convocati a Palazzo Madama appartengono tutti all’ala vivisezionista. Non interpellati, invece, gli scienziati anti-vivisezione. Con il pretesto di ascoltare i rappresentanti del mondo farmaceutico e della sperimentazione scientifica, i senatori starebbero cercando di bloccare il provvedimento“, spiega in una nota il Partito Animalista Europeo, che elenca “i biechi figuri asserviti alle lobby farmaceutiche che pressano i senatori della commissione“.
Monica Bettoni, direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità, Rodolfo Lorenzini, direttore del Servizio Biologico e gestione della sperimentazione animale dello stesso Istituto, Gaetana Ferri, direttore generale della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute: loro rappresentano “i principali ed i più accaniti sostenitori della vivisezione. Forti delle cariche istituzionali ricoperte, la loro opera persuasiva verso la Commissione del Senato sta condizionando l’iter legislativo“.
Insieme ad altri “torturatori”, quali Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Ricerche Farmaceutiche “Mario Negri”, Roberto Caminiti dipartimento Fisiologia e Farmacologia Università di Roma La Sapienza e responsabile del SIF ( Società Italiana Fisiologia) del SINS (Società italiana Neuroscienze) del FENS (Federazione of European Neurosciences Societes), Gianni Del Negro presidente dell’Associazione Italiana per la scienza degli animali da laboratorio, Massimo Saccabarozzi presidente Farmindustria, hanno già depositato le Audizioni Informali presso la 14° Commissione, esprimendo il loro insindacabile parere favorevole alla vivisezione senza le limitazioni contenute nell’ art.14 del disegno di legge n. 3129.
Dal momento che l’86% della popolazione italiana è contraria alla vivisezione ma chi ci governa è sordo alla volontà del Popolo Sovrano, tutti dovremmo attivarci per esprimere ai Senatori le nostre più profonde convinzioni. Per tutti coloro che sono stanchi di sapere che 1 milione di animali ogni giorno vengono torturati nei laboratori in Italia, quello di oggi è un appuntamento da non perdere. Il giorno prima della presentazione degli emendamenti, i riflettori devono essere puntati ancora una volta su questi senatori, per ricordare quale è il sentimento di milioni di italiani, che va certamente in direzione della tutela e del benessere degli animali e contro gli interessi economici delle lobbies. Facciamoci sentire.
Roberta Ragni
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