Il 20 marzo si celebra la Giornata internazionale della Felicità, un desiderio profondo e comune a tutti gli esseri umani
Oggi si celebra in tutto il mondo la seconda edizione della Giornata internazionale della felicità, voluta dall’Onu che con questa iniziativa si propone di riconoscere come il benessere e la felicità siano aspirazioni universali di ogni essere umano e che quindi come tali vadano tutelate e promosse anche attraverso attività educative ad opera di soggetti pubblici e privati.
“La felicità non è né una frivolezza né un lusso. Si tratta di un anelito profondo condiviso da tutti gli esseri umani e non dovrebbe essere negato a nessuno. Questa aspirazione è implicita nell’impegno della Carta delle Nazioni Unite per promuovere la pace, la giustizia, i diritti umani, il progresso sociale e il miglioramento degli standard di vita. Ora è il momento di trasformare questa promessa in azione concreta per sradicare la povertà, promuovere l’inclusione sociale e l’armonia interculturale, garantire il sostentamento dignitoso e proteggere l’ambiente. Queste sono le basi per la felicità umana e il benessere” si legge nel messaggio lanciato in occasione di questa giornata dal Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon.
In Italia per celebrare l’evento, l’Accademia della Felicità di Milano per tutta la giornata trasformerà corso di Porta Romana in un percorso dedicato alla felicità, sarà una vera e propria celebrazione dell’allegria e la strada diventerà lo sfondo sul quale compariranno migliaia di volti sorridenti. Inoltre, grazie alla collaborazione con Radio Popolare, sarà possibile partecipare attivamente inviando una propria selfie sorridente.
Per quanto riguarda i social, invece, non poteva che essere protagonista Pharrell Williams (partner dell’iniziativa e noto per la sua canzone dal titolo Happy), che ha lanciato l’hashtag #HAPPYDAY per tutti coloro che vogliono festeggiare questa giornata caricando un proprio video del dance mob su Facebook, Twitter, Youtube, G+ ecc.
Ma cos’è davvero la felicità? In tanti hanno provato a dare una definizione che potesse racchiudere le numerose sfaccettature di questo stato d’animo a volte così sfuggente ma a cui tutti sempre ambiscono.
“La felicità è conoscere e meravigliarsi” diceva J. Cousteau, “la felicità è amore, nient’altro” scriveva Hermann Hess, Oscar Wilde invece sosteneva che “la felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha”. Chi ha ragione? Tutti, nessuno? Quello che è certo è che ognuno di noi ha una percezione diversa della felicità, molto spesso le persone la cercano lontano e si accorgono poi invece che era sempre stata molto vicino, nelle cose più semplici che hanno.
Almeno oggi dunque possiamo seguire il saggio consiglio di Roberto Benigni: “Siate felici! E se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non scordatevi della felicità!”.
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