#FridaysforFuture: da Nord a Sud, i giovani continuano a scendere in piazza per il Pianeta

I giovani continuano a scioperare per il clima sulla scia dei Fridays for Future. E dopo il primo sciopero globale del 15 marzo, oggi in tutta Italia, in piazza si chiedono misure concrete per combattere i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale. Questa volta però si cerca di coinvolgere i settori produttivi della società.

I giovani continuano a scioperare per il clima sulla scia dei Fridays for Future. E dopo il primo sciopero globale del 15 marzo, oggi in tutta Italia, in piazza si chiedono misure concrete per combattere i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale. Questa volta però si cerca di coinvolgere i settori produttivi della società.

Chi pensava che fosse l’ondata del momento, una trovata come un’altra o un semplice evento sporadico, per adesso dovrà ricredersi, perché questo è il quarantesimo venerdì di sciopero. I giovani continuano a far sentire la loro voce in piazza sulla scia di Greta Thunberg, la ragazzina svedese che ha dato il via ai venerdì di sciopero per il clima.

L’attivista svedese di 16 anni, amata e odiata allo stesso tempo, è diventata l’esempio di tanti ragazzi italiani che, con queste manifestazioni pubbliche, chiedono risposte concrete sull’emergenza climatica e il riscaldamento globale.

“Io non voglio la vostra speranza, voglio che andiate in panico. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. E poi voglio che agiate. Voglio che agiate come fareste in caso di una crisi. Voglio che agiate come se la casa andasse in fiamme. Perché sta andando in fiamme”, ribadisce spesso Greta.

Lo scorso 15 marzo erano in 180 piazze, più 400mila persone tra giovani, scienziati e studiosi del clima. In queste ore, da Roma a Milano, da Torino a Napoli e in tantissime altre città italiane ed europee, si parla di emergenza climatica cercando di richiamare l’attenzione dei settori produttivi della società.

ostia clima

Foto di Viviana Valentini

“Scuole, università e Stato devono subito dichiarare l’emergenza climatica”, gridano i ragazzi in piazza.

“Più di un milione e 800mila giovani in 2350 città e 125 paesi di tutto il mondo. Che grande sciopero! Congratulazioni a tutti- si legge nella pagina Facebook ufficiale dell’evento – Ora immagina l’impatto che potremmo avere se mobilitassimo e non solo le scuole, ma tutti i settori dell’economia. Facciamolo con il secondo sciopero globale”.

Ricordiamo che #FridaysForFuture è l’hashtag che ha invaso i social e da cui è partito il movimento che unisce alunni e studenti universitari di diverse città europee. L’idea è quella di scioperare ogni venerdì, esattamente come fa Greta Thunberg.

“Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”, continuano a ribadire i ragazzi.

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