Gorizia – Dopo tre intense giornate di cucina e cultura, cala il sipario sul Festival Vegetariano, giunto alla sua IV edizione. L'evento gastronomico ha registrato la presenza di 40.000 persone, confermando le aspettative della vigilia.
orizia – Dopo tre intense giornate di cucina e cultura, cala il sipario sul Festival Vegetariano, giunto alla sua IV edizione. L’evento gastronomico ha registrato la presenza di 40.000 persone, confermando le aspettative della vigilia.
Il «popolo veg» – in Italia già il 6% della popolazione – insieme a tanti «onnivori» curiosi ha riempito le strade della città per le tre giornate della kermesse: 30, 31 agosto e 1 settembre.
Gli ospiti che hanno calcato il palco del padiglione culturale non sono mancati: Jacopo Fo, Simone Salvini, Massimo Cirri, Don Pasta, Mario Tozzi, Diego Parassole. Il pubblico, sempre numeroso, ha potuto confrontarsi su argomenti rilevanti: dalla psicologia che ci spinge a mangiare animali fino al modo corretto di comunicare per non essere più «nicchia»; dal conciliare la dieta per celiaci e il vegetarianesimo alla lotta contro la vivisezione animale.
La varietà di temi ha spinto diversi non-vegetariani a partecipare al Festival, che si è rivelato così un’opportunità per parlare a tutti. La musica e la buona cucina sono state un’altra potente calamita: il numero di visitatori risulta quasi il doppio dell’anno scorso (25.000 persone nel 2012).
L’organizzatore del Festival Vegetariano e fondatore dell’azienda Biolab, Massimo Santinelli, si è mostrato soddisfatto del risultato: «In questa fase socio-economica la grande partecipazione del pubblico è un bel segnale e i numeri confermano quanto ci aspettavamo. Il tutto in un clima sereno e ricco di curiosità».
Il Festival – organizzato da Eventgreen, promosso da Biolab e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente – si conclude in queste ore con ‘Sidecar Smilla’, il tour compiuto da Smilla, meticcia di 9 anni, insieme al suo umano Paolo Susana, in viaggio tra i canili e i rifugi d’Italia per sensibilizzare gli italiani sui temi del randagismo e dell’abbandono.
Il Festival Vegetariano, infatti, non vuole essere un appuntamento esclusivo per chi rifiuta il consumo di carne. Come ha affermato Massimo Santinelli, è l’occasione per allestire un «evento trasversale», che abbracci il mondo vegetariano, vegano, ma anche ambientalista e animalista. Il mondo di chi, in poche parole, rispetta profondamente il nostro pianeta Terra.
Lorenzo Alberini