Da qui al 2050 sulla Terra saremo 9,5 miliardi. In un secolo, dal 1950 al 2050, la popolazione mondiale triplicherà. E l'impatto sul pianeta sarà (ed è già) tutt'altro che limitato. Eppure basterebbe adottare delle buone abitudini, nel quotidiano, e a tavola per ridurre la propria impronta alimentare. A ricordarlo oggi è stato il WWF in occasione della presentazione delle iniziative dell'associazione dentro e fuori l'Expo 2015 di Milano e in tutta Italia
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Da qui al 2050 sulla Terra saremo 9,5 miliardi. In un secolo, dal 1950 al 2050, la popolazione mondiale triplicherà. E l’impatto sul pianeta sarà (ed è già) tutt’altro che limitato. Eppure basterebbe adottare delle buone abitudini, nel quotidiano, e a tavola per ridurre la propria impronta alimentare. A ricordarlo oggi è stato il WWF in occasione della presentazione delle iniziative dell’associazione dentro e fuori l’Expo 2015 di Milano e in tutta Italia.
Saranno circa 180 gli eventi pensati per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, a sottolineare l‘insostenibilità dell’attuale modello di consumo delle risorse e la relativa pressione ambientale.
Maggiore consapevolezza tra i consumatori. È questo quello che occorre per limitare il peso dell’uomo sulla Terra. Ciascuno di noi deve sapere che basterebbe anche sostituire un solo pasto a settimana a base di carne con un piatto tipico della dieta mediterranea per fa risparmiare 180 kg di CO2 l’anno. O ancora che la produzione di un kg di pomodori fuori stagione in serra rilascia 70 volte più CO2 della stessa quantità prodotta in un campo. Senza contare i vantaggi per la salute.
Anche mangiare dunque può essere un gesto di attenzione per l’ambiente, poiché permettere di ridurre le conseguenze legate ai cambiamenti climatici. Ma bisogna fare attenzione non solo a come si produce ma anche a come si consuma il cibo.
Per questo il WWF ha stilato un decalogo, 10 semplici regole per un’alimentazione a minore impatto ambientale.
Acquistare prodotti locali
Meglio preferire la filiera corta, riducendo i passaggi tra i produttori e i consumatori con la riduzione degli impatti ambientali, di sostegno agli agricoltori italiani e riduzione della spesa settimanale.
Per approfondire: Agricoltura a Km zero: i vantaggi di fare la spesa dal contadino
Mangiare prodotti di stagione
Mangiare frutta e verdura va bene ma l’importante è farlo al momento giusto, assecondando i tempi della Natura. I prodotti della terra hanno una loro stagionalità che l’uomo ormai superato.
Per approfondire: Frutta e verdura di stagione: la spesa di Aprile
Diminuisci i consumi di carne
Lo sanno anche i bambini ormai. L’attuale modello industriale di allevamento animale è la causa di gravissimi problemi ambientali: dai cambiamenti climatici al consumo di acqua, dalla perdita di biodiversità alle deforestazione. Gran parte della carne che consumiamo proviene da proprio allevamenti industriali intensivi. Non stupitevi se per ottenere 1 kg di carne di manzo sono necessari circa 15 kg di cereali e soia, 15.000 litri d’acqua e si emettono fino a 68 kg di CO2eq.
Per approfondire: Ridurre il consumo di carne e formaggio l’unico modo per ridurre i cambiamenti climatici
Scegli i pesci giusti
Anche il pesce va scelto con intelligenza, preferendo quello pescato, rispetto a quello di acquacoltura. Meglio optare anche per le specie non in pericolo di estinzione e soprattutto il pescato locale, rispettando anche in questo caso sia la stagionalità che la taglia legale di vendita.
Per approfondire: Pesce al collasso: scorte terminate, da oggi Italia costretta ad importarlo
Riduci gli sprechi del cibo
Sapevate che un terzo della produzione mondiale non raggiunge i nostri stomaci? Ciò significa che un miliardo e 600 milioni di tonnellate di alimenti viene gettato. E l’80% è ancora buono. Oltre alle ripercussioni etiche, un cibo che non nutre nessuno è anche dannoso: spreco d’acqua, di suolo, emissioni di CO2. Solo nel nostro paese, lo spreco di cibo ha numeri elevatissimi: vale complessivamente 8,1 miliardi di euro l’anno, ovvero 6,5 euro settimanali a famiglia e 630 grammi di cibo buttati ogni settimana.
Per approfondire: Sprechi alimentari: costano al Pianeta più del PIL italiano
Privilegia i prodotti biologici
Avere cibi più sani e saporiti e nel frattempo ridurre il più possibile l’impatto ambientale delle attività produttive? Basta affidarsi al biologico, quello vero, facendo attenzione anche in questo caso al falso e dicendo davvero addio a diserbanti, insetticidi, pesticidi, antibiotici.
Per approfondire: 10 alimenti che sarebbe meglio scegliere biologici
Cerca di non acquistare prodotti con troppi imballaggi
Sapevate che ogni italiano produce oltre 528 kg di rifiuti all’anno? Tradotto in cifra è pari a 186 euro per famiglia. Circa il 40% dei rifiuti è costituito da imballaggi. Questi ultimi però presto diventano un peso, un rifiuto da smaltire. Le soluzioni sono tante: vuoto a rendere e prodotti sfusi e alla spina.
Per approfondire: 10 trucchi per evitare gli imballaggi
Cerca di evitare i cibi eccessivamente elaborati
I piatti pronti hanno fatto registrare, tra tutti gli alimentari, il record di aumento delle quantità acquistate. Nella categoria dei cibi elaborati, i consumi di verdure pronte sono triplicati negli ultimi 10 anni, arrivando nel 2010 ad essere presenti nel carrello di 1 italiano su 2, soprattutto insalate pronte. Di questa categoria fanno parte anche sughi, surgelati, caffè in cialde, piatti pronti refrigerati, barrette di cereali, frutta già tagliata in vaschetta e prodotti light. Un mix che ha un impatto molto elevato, per via dell’energia necessarie nelle varie fasi di produzione e conservazione.
Per approfondire: Cibo spazzatura: rende pigri e rallenta il cervello
Bevi l’acqua di rubinetto
Bevete ancora acqua in bottiglia? Un’abitudine totalmente insostenibile sotto il profilo ambientale. Necessaria sì laddove quella del rubinetto non fosse idonea per l’uso alimentare. Colpa della pubblicità che spesso promette di perdere peso facilmente solo bevendo acqua di un certo marchio. Italiani creduloni, ebbene sì: siamo tra i più grandi consumatori d’Europa di acqua in bottiglia, con 192 litri a testa.
Per approfondire: Non datecela a bere! 7 motivi per preferire l’acqua del rubinetto
Evita sprechi anche ai fornelli
Se abbiamo già imparato a riciclare quello che avanza in cucina, dobbiamo anche mettere in pratica un uso corretto dei fornelli per risparmiare risorse. Ad esempio, quando si usa il forno, è bene mettere a cuocere più teglie insieme, cercando di evitare di aprirlo, abbassandone la temperature. Si può inoltre, spegnere qualche minuto prima dell’avvenuta cottura, completandola con il calore residuo. Utile anche l’uso del coperchio, che riduce i tempi di cottura e l’energia utilizzata.
Per approfondire: Sprechi alimentari: 5 oggetti che aiutano a ridurli in cucina
Francesca Mancuso
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