Ecomondo 2014: Green economy contro la crisi. Conclusi ieri gli Stati Generali

La via maestra per uscire dalla crisi. Così Edo Ronchi ieri ha chiuso gli Stati Generali della green economy, inseriti all'interno di Ecomondo, a Rimini. Alzare la testa, senza fermarsi a subire le emergenze, ma imitare i paesi che fanno meglio di noi, suggerisce il Presidente

La via maestra per uscire dalla crisi. Così EdoRonchi ieri ha chiuso gli Stati Generali della green economy, inseriti all’interno di Ecomondo, a Rimini. Alzare la testa, senza fermarsi a subire le emergenze, ma imitare i paesi che fanno meglio di noi, suggerisce il Presidente.

L’iniziativa ha avuto molta risonanza, con 2000 partecipanti oltre 100 relatori tra rappresentanti istituzionali, imprese e organizzazioni di imprese, mondo della ricerca e associazioni. A partecipare anche il Ministro dell’ambiente Galletti e quello del lavoro Poletti,

Le novità dell’edizione di quest’anno sono state le 7 sessioni tematiche di approfondimento e consultazione, durante le quali sono emerse alcune proposte da suggerire al governo. Durante gli incontri si è parlato anche di clima ed energia, di acqua e della gestione dei rifiuti. Tutti temi caldi in questo momento. Clima ed energia infatti arriva due settimane dopo la nuova versione del Pacchetto clima energia decisa dal Consiglio europeo.

Secondo un’indagine della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile che ha coinvolto 437 imprenditori di tutti i settori più rappresentativi della green economy, è emerso che oltre il 90% delle imprese della green economy è convinto che la produzione in chiave sostenibile possa aiutare l’Italia a uscire dalla crisi.

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Dovremmo smettere di dire che l’economia green è ‘un’altra economia’, e iniziare a pensare che questa, oggi, è semplicemente l’economia” ha sottolineato il Ministro del lavoro Poletti, intervenuto ieri agli Stati Generali della Green Economy.

Più lavoro per i giovani. Tra le varie proposte avanzate durante la due giorni, una ha riguardato la nascita di un Piano Nazionale per l’occupazione giovanile. Attraverso un programma di rafforzamento dell’efficienza energetica potrebbero nascere 460.000 nuovi posti di lavoro, 30.000 da una gestione più efficiente della raccolta differenziata, 190.000 sono stati creati solo nel 2013 per la realizzazione e la gestione di impianti di fonti rinnovabili.

Francesca Mancuso

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