Earth Hour: oggi (e non solo) facciamo buio per proteggere il futuro del nostro fragile Pianeta

Il 23 marzo per un'ora in tutto il mondo milioni di persone lanceranno un segnale a difesa del nostro Pianeta, mentre verranno spenti i monumenti più celebri di quasi 200 Paesi, compreso il Colosseo. Torna il tradizionale appuntamento con l'evento globale Earth Hour!

Troppe luci, troppa energia sprecata, troppo inquinamento sulla Terra. Per ricordarci quanto impattano le nostre abitudini sull’ambiente torna Earth Hour, l’evento globale lanciato dal WWF per la prima volta nel 2007 che ci invita a fare buio in tutto il mondo per una giusta causa. L’appuntamento con l’Ora della Terra è fissato per il 23 marzo alle  20.30 (ora italiana).

“- CO2 +Natura = Futuro”: è proprio quest’equazione il messaggio scelto dalla nota associazione ambientalista per spingere cittadini, aziende, istituzioni a spegnere le luci e dedicare 60 minuti del proprio tempo ad un’azione virtuosa per il futuro del nostro fragile Pianeta.

Un’occasione per riconnetterci alla Terra

Saranno milioni le persone, che vivono in oltre 190 Paesi, a dare vita al “The Biggest Hour for Earth”, la più grande ora per la Terra, con l’obiettivo di trasformare questa singola ora in milioni di ore di azioni e momenti di consapevolezza sui rischi legati alla perdita di Natura e agli impatti dei cambiamenti cclimatici.

L’appuntamento di quest’anno funge non solo da momento di riflessione collettiva ma anche da potente promemoria sull’importanza cruciale di proteggere il nostro Pianeta. In questo contesto, è fondamentale considerare il breve lasso di tempo a disposizione per compiere azioni concrete al fine di garantire un futuro più equo e sostenibile per tutti.

Il momento attuale coincide con un punto di svolta significativo, evidenziato dagli esiti della COP28 tenutasi a Dubai, dove si è convenuto il decisivo passaggio, sia pur graduale, verso fonti energetiche alternative, abbandonando progressivamente i combustibili fossili. Questo segna l’inizio di un percorso impegnativo, ma imprescindibile, verso l’eliminazione totale delle fonti fossili.

Mancano solo 6 anni per raggiungere l’ambizioso obiettivo stabilito dalla COP28, cioè ridurre le emissioni di gas serra del 43% rispetto ai livelli del 1990, e diventa sempre più chiaro che il tempo a nostra disposizione è estremamente limitato. I prossimi anni saranno quindi cruciali per garantire che il decennio si concluda positivamente per il clima, per la natura e per le persone, evitando conseguenze disastrose per il nostro Pianeta e per la vita di ogni essere vivente.

Ognuno di noi è chiamato a contribuire in maniera significativa, anche attraverso gesti apparentemente piccoli ma in realtà di grande valore. È essenziale unire le forze e agire con determinazione, la nostra responsabilità collettiva nei confronti del pianeta e della vita stessa è in gioco, e il momento per agire è adesso.

L’Ora della Terra: i monumenti spenti e le iniziative in Italia

Naturalmente anche in Italia, in occasione dell’Ora della Terra, il WWF ha mobilitato tutta la sua rete di volontari e Oasi sul territorio, che organizzeranno iniziative e appuntamenti.

L’evento centrale italiano si svolgerà sabato 23 marzo a Roma, alle ore 20,30 al Colosseo ma numerose istituzioni e luoghi simbolici del nostro Paese si uniranno all’iniziativa spegnendo le luci in segno di solidarietà per l’Ora della Terra.

A Roma, si oscureranno il Vaticano, il Quirinale, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio e Palazzo Chigi.

A Padova, buio nel portico di Palazzo Moroni, Piazza dei Signori, Piazza dei Frutti, Piazza delle Erbe, Palazzo Capitanio e via 8 Febbraio.

Firenze vedrà il buio avvolgere il Ponte Vecchio e la Torre di Arnolfo, insieme a Piazzale Michelangelo, la Basilica di Santa Croce, l’Abbazia di San Miniato e il Duomo.

A Trento, gli spazi espositivi del Muse saranno privati di luce, mentre a Venezia sarà Piazza San Marco a oscurarsi. Anche Ledro, con il suo Museo delle Palafitte, parteciperà al gesto simbolico.

Torino spegnerà la Mole Antonelliana e i ponti monumentali sul fiume Po, mentre anche il Tempio di Segesta, nel Parco Archeologico di Segesta, si unirà all’evento spegnendo le sue luci. A Bari buio sarà il Lungomare Nazario Sauro mentre a Bologna il Palazzo del Podestà e la Fontana del Nettuno.

Infine, Napoli aderirà spegnendo le luci di Palazzo San Giacomo.

Un’ora di buio può davvero fare la differenza per il Pianeta?

Purtroppo non basta un’ora sola di buio per salvare il Pianeta dalla crisi climatica, le cui conseguenze fanno ogni giorno più paura. Ma 60 minuti possono essere un buon inizio innanzitutto per sentirci più uniti dallo stesso sentimento di amore per la Terra.

“Potrebbe non sembrare molto, ma la magia accade quando tu e quelli come te in Asia e Africa, Nord e Sud America, Oceania ed Europa – sostenitori in oltre 190 paesi e territori – tutti danno un’ora per la nostra unica casa, creando l’ora più importante per la Terra” sottolinea il WWF.

Fare buio è un modo per accendere i riflettori sul futuro del nostro Pianeta e lanciare un messaggio forte anche a chi è disinteressato verso le questioni ambientali. Così, potremmo costringere milioni di persone ad agire e far sì che altri milioni se ne accorgano.

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Fonte: WWF

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