Crocoburger: a Expo i panini con carne di coccodrillo dello Zimbabwe

L'Expo è sempre più un posto ostile per vegetariani e veganiposto ostile per vegetariani e vegani. Prima il porceddu, che è arrivato dalla Sardegna a Milano proprio per l'esposizione universale dopo anni di blocco, e ora è il momento del CrocoBurger, presentato in anteprima italiana al padiglione dello Zimbabwe, nel Cluster Cereali e Tuberi

L’Expo è sempre più un posto ostile per vegetariani e veganiposto ostile per vegetariani e vegani. Prima il porceddu, che è arrivato dalla Sardegna a Milano proprio per l’esposizione universale dopo anni di blocco, e ora è il momento del CrocoBurger, presentato in anteprima italiana al padiglione dello Zimbabwe, nel Cluster Cereali e Tuberi.

Qui, a partire da oggi, si può assaggiare, infatti, un panino ripieno di hamburger di carne di coccodrillo. Si tratta di un’esclusiva per Expo Milano 2015 ed è la prima volta che la carne di coccodrillo arriva in Italia direttamente dallo Zimbabwe, il maggiore esportatore al mondo.

La carne del CrocoBurger viene da coccodrilli allevati nel paese africano e macellati intorno ai tre anni, che si nutrono di soia non Ogm. Ma, spiegano gli organizzatori, è già iniziata la collaborazione per creare prodotti Made in Italy a base di carne di coccodrillo, come i filetti immersi in olio extravergine di oliva italiano.

expo coccodrillo

“Siamo felici di presentare un prodotto così particolare a Expo Milano 2015 – ha detto Georges El Badaoui, console dello Zimbabwe -. La carne di coccodrillo è un alimento sano, contiene Omega 3, 6 e 9. Inoltre su 100 grammi, ci sono circa 25 grammi di proteine. Abbiamo fatto moltissimi controlli e, quindi, si tratta di un prodotto sicuro e certificato. Speriamo di poter aumentare al più presto la distribuzione in Italia nel canale della ristorazione”.

coccdrillo

coccodrillo expo

Era davvero questo l’Expo che volevamo? Possiamo davvero “Nutrire il Pianeta” con la carne di coccodrillo?

“Se vogliamo cambiare la tendenza nefasta del Pianeta, che va verso un’inquinamento, un consumo delle risorse e una fame inamissibili, dobbiamo per forza andare verso una cucina vegetariana perché la carne consuma troppe risorse, inquina e affama il mondo. L’expo porta questo messaggio ma non lo mette in pratica abbastanza”, ha spiegato ai nostri microfoni Pietro Leehman, chef che proprio all’esposizione universale ha battuto la cucina onnivora in un’avvincente sfida.

Roberta Ragni

Fonte e Photo Credit

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