La protesta contro Samsung in stile Squid Game organizzata a Glasgow in occasione della COP26 da un'associazione coreana.
Continuano le manifestazioni a Glasgow: la protesta contro Samsung in stile Squid Game.
Un gruppo di attivisti dell’associazione Solutions for our Climate, vestiti come i personaggi dell’iconica serie Netflix coreana, hanno organizzato un presidio sulle rive del fiume Clyde, inscenando uno spettacolo per chiedere che la Samsung Electronics diventi al 100% sostenibile. Una dei protestanti indossava una maschera raffigurante il volto del vicepresidente dell’azienda Jae-Yong Lee, che le “guardie” hanno finto di aggredire e detenere.
L’associazione ha sede in Corea e opera per una risposta più efficace alla crisi climatica e alla transizione energetica. Ne fanno parte esperti in diritto, economia, finanza e ambiente, che lavorano a livello internazionale in stretta collaborazione con diverse organizzazioni non profit.
Samsung ha investito molto in progetti di carbone in tutto il mondo. Anche se può, non si è ancora impegnata a produrre utilizzando energia rinnovabile, mentre molti leader globali lo hanno fatto. Chiediamo a Samsung di impegnarsi a produrre con energia rinnovabile al 100%.
ha dichiarato Joo-jin Kim, direttore di Solutions for our Climate.
La proposta sottolinea le preoccupazioni degli attivisti climatici sul fatto che vi sia un enorme divario tra gli attuali impegni nazionali e le decisioni, necessarie per impedire al mondo di precipitare in una crisi climatica.
Il mondo sta bruciando. Dobbiamo smettere di usare il carbone entro il 2030. Le nazioni dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dovrebbero smettere entro il 2030.
conclude Joo-jin Kim.
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