Almeno 20 Paesi hanno raggiunto un accordo per lo stop ai finanziamenti di progetti con combustibili fossili all'estero. E l'Italia?
Almeno 20 Paesi hanno raggiunto un accordo per lo stop ai finanziamenti di progetti con combustibili fossili all’estero. Si sono impegnati, cioè, a smettere di finanziare progetti esteri di combustibili fossili, sebbene l’impatto dell’accordo sia minato dall’assenza di Paesi chiave. E tra questi indovinate quale?
Sarà ufficialmente annunciato oggi a Glasgow l’accordo che già al G2o di Roma era trapelato, quello di mettere fine ai finanziamenti internazionali delle centrali e degli impianti a carbone. L’accordo sarebbe il primo a includere anche i progetti alimentati con greggio e gas, ma chi l’ha sottoscritto?
A far parte dell’alleanza saranno, molto probabilmente, anche gli Stati Uniti, mentre – secondo indiscrezioni di Bloomberg – a non firmare sarà proprio l’Italia, insieme con Cina e Giappone. Il nostro Paese, dicono da fonti interne, co-presidente dei colloqui sul clima della Cop26, avrebbe di fatto rifiutato di firmare.
Il patto non è vincolante e consentirebbe comunque un supporto limitato per le iniziative straniere di combustibili fossili. Esclude alcuni dei maggiori finanziatori di progetti sui combustibili fossili e consente esenzioni. Ma segna un ulteriore inasprimento del flusso di denaro dalle banche pubbliche per lo sviluppo al petrolio, al gas e al carbone.
Secondo quest’accordo, inoltre, le Nazioni mirano a fermare l’uso della produzione di energia elettrica a carbone negli anni 2030 e 2040 e hanno concordato di porre fine agli investimenti nel settore sia a livello nazionale che all’estero.
Si saprà tutto definitivamente oggi.
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Fonte: Bloomberg
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