Era il 22 luglio di vent'anni fa e in Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il Regolamento CEE 2092/91 del Consiglio, del 24 giugno 1991, relativo al metodo di produzione biologico, il primo al mondo che descriveva il metodo, regolava l'etichettatura dei prodotti e le modalità di certificazione di tutto il sistema produttivo.
Era il 22 luglio di vent’anni fa e in Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il Regolamento CEE 2092/91 del Consiglio, del 24 giugno 1991, relativo al metodo di produzione biologico, il primo al mondo che descriveva il metodo, regolava l’etichettatura dei prodotti e le modalità di certificazione di tutto il sistema produttivo.
Il biologico compie quindi 20 anni e lo festeggia con cifre degne di attenzione, che confermano come questo metodo di produzione rappresenti una valida alternativa alle economie moderne e alle coltivazioni intensive che non si curano dei danni ad ambiente e salute: oltre 9 milioni di ettari convertiti al metodo biologico ed oltre 200.000 operatori certificati nel mondo, per un valore di circa 20 miliardi di euro in Europa e più di 3 con oltre 130.00 occupati nella sola Italia.
Per questo è giunto il momento di una riflessione, che restituisca agli operatori del biologico i loro meriti e che li aiuti nel loro impegno quotidiano per la salvaguardia della biodiversità, dell’ambiente e dell’alimentazione corretta. Per questo occorre mettere l’accento su un settore che ormai coinvolge consumatori di ogni tipo, con prodotti che sempre più arrivano sulle nostre tavole attraverso i mercatini, i gruppi d’acquisto o la grande distribuzione e che hanno bisogno di essere correttamente diffusi e promossi, senza allarmismi o false credenze (come quella che il biologico sia più caro: non è assolutamente vero!).
Ma soprattutto occorre rivedere il sistema di certificazione, nato quando il bio era rappresentato da poche piccole realtà, e che ora deve invece adeguarsi ai passi da gigante fatti negli ultimi anni, per riuscire a garantire in maniera univoca e certa la vera qualità e contrastare le importazioni dei paesi extra europei e le contraffazioni alimentari.
Di questo e di molto altro si parlerà, proprio in occasione del 20° compleanno del biologico, al convegno “20 anni di biologico europeo”, organizzato dall’AIAB alla Città dell’Altra Economia di Roma e al quale interverranno, tra gli altri, Teresa De Matthaeis, Dirigente Ufficio Saq X – Agricoltura Biologica MIPAAF e Vincenzo Vizioli, presidente FIRAB.
Ma non è tutto. AIAB ha infatti deciso di far spegnere le candeline al biologico un po’ in tutta Italia, con appuntamenti in ogni regione. Degustazioni di vini, cene bio, mercatini, incontri: lo stivale si dà appuntamento il 22 luglio per augurare tutti insieme “Buon compleanno, bio!”.
Per l’elenco completo degli appuntamenti, clicca qui.
Leggi anche la nostra guida sull’agricoltura biologica.
Eleonora Cresci