Erbari e antiche raccolte di piante accanto ai disegni e alle sculture di Andreco in mostra alla Biblioteca Angelica di Roma che apre le porte eccezionalmente per una settimana
Ebari antichi e solitamente inaccessibili esposti al pubblico per una settimana. Apre le porte al pubblico dal 18 al 26 maggio la Biblioteca Angelica di Roma per la mostra De Herbis organizzata nell’ambito del progetto PLANTAE.
Erbari e antiche raccolte di piante accanto ai disegni e alle sculture di Andreco, pioniere della sperimentazione artistica in ambito scientifico ed ecologico, saranno esposte (venerdì 18 maggio l’inaugurazione) in un percorso unico attraverso gli antichi studi dei naturalisti autori dei volumi esposti e la ricerca scientifica contemporanea sulle diverse specie vegetali come strumenti di risanamento ambientale.
La Biblioteca Angelica di Roma conserva, infatti, alcuni dei volumi più importanti per la storia della botanica. Tra questi, gli erbari chiamati “Cibo”, erbari essiccati, i più antichi conosciuti al mondo, raccolti – si pensa – da Gherardo Cibo tra la metà e la fine del Cinquecento. L’incunabolo “Hortus sanitatis“, stampato a Magonza nel 1491, una raccolta ricchissima di xilografie che trattano del regno animale, del regno vegetale e del regno minerale, e “Hortus romanus” di Giorgio Bonelli, volumi di grande formato che riproduce tutte le piante contenute nell’Orto botanico di Roma.
L’esposizione, curata dalla storica dell’arte Sara Alberani, renderà accessibile al pubblico proprio questi antichi preziosi volumi sulla botanica, che verranno magistralmente accostati alle opere di Andreco, artista visivo e ingegnere ambientale, in una rilettura visiva delle piante contenute nei volumi e in dialettica con l’opera degli antichi naturalisti.
Andreco
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De Herbis fa parte di PLANTAE, il progetto ideato dall’associazione Climate Art Project (a Roma fino al 26 maggio), che vuole puntare i riflettori sul mondo vegetale. Canapa e pioppo per il trattamento dei terreni contaminati da metalli pesanti, girasole come fito-rimedio nella bonifica di uranio e radionuclidi, acacia per arricchire il terreno e aumentarne la capacità di degradare i contaminanti organici, cannucce di palude per il trattamento delle acque reflue: una gestione responsabile dei terreni si può racchiudere attorno al mondo delle piante, chiaro e potente rimedio contro l’inquinamento dell’aria, la contaminazione dell’acqua e dei suoli.
Altri due appuntamenti di partecipazione cittadina saranno domenica 20 maggio, ore 10.30 – 13.30, con una passeggiata presso il Parco delle Valli di Roma, alla scoperta della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, guidata dall’ingegnere naturalistico Paolo Cornelini e da Andreco, in collaborazione con l’associazione Insieme per l’Aniene onlus. E martedì 22 maggio, ore 10.00 – 12.00, presso Casa del Parco, con un laboratorio sullo studio delle piante dedicato agli alunni di scuole elementari e medie, seguito da una visita didattica alla Riserva Naturale Valle dell’Aniene, in collaborazione con Insieme per l’Aniene onlus.
Le iniziative sono parte di “Eureka! Roma 2018”.
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Germana Carillo