Il Comune di Firenze ha lanciato l'iniziativa "adotta un'oliveta" che invita cittadini e associazioni a prendersi cura degli ulivi cittadini
Valorizzare gli olivi, un patrimonio inestimabile del nostro territorio è più che mai importante e si può fare coinvolgendo anche chi generalmente non li coltiva e non si occupa della cura di questi alberi tanto preziosi. Un’iniziativa originale in questo senso è stata lanciata dal Comune di Firenze che permette a cittadini singoli o associazioni di adottare gli oliveti locali.
“Adotta un’oliveta” è un progetto che intende salvaguardare e valorizzare le olivete di Firenze e dintorni. L’obiettivo è quello di promuovere una cittadinanza attiva che sia coinvolta anche nella cura delle olivete di proprietà del Comune e integrate nel contesto cittadino.
Chiunque può adottare un oliveta, non solo soggetti singoli ma anche associati tra loro, è necessario solo l’impegno a prendersi cura degli alberi, sottoscrivendo un patto di collaborazione con il Comune.
Diverse le olivete a disposizione che si trovano dislocate in varie zone – potete vedere tutte le loro specifiche, compresa estensione e numero di alberi nella mappa interattiva che trovate QUI. La maggior parte si trovano in aree urbane dove queste piccole zone di campagna sono riuscite a sopravvivere all’espansione urbanistica.
Direttamente dalla mappa presente sul sito del Comune è possibile anche fare richiesta per adottare le olivete, che nel complesso contano circa 1000 olivi.
Il vantaggio è evidente, tutti i cittadini hanno la possibilità di curare gli alberi e produrre in autonomia il proprio olio. Come ha dichiarato Cecilia Del Re, assessore all’ambiente e agricoltura urbana di Palazzo Vecchio:
Lanciamo questa iniziativa per promuovere l’adozione delle olivete in città. Ne abbiamo tante e possono rappresentare un modo non solo per prendersi cura del territorio agricolo urbano, ma anche per consentire ad associazioni, comitati e cittadini che vorranno adottare le olivete di produrre il proprio olio e poterlo utilizzare per il proprio fabbisogno, mettendolo in vendita solo per sostenere e realizzare gli scopi della propria attività.
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Fonte: Comune di Firenze / Ansa
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