Scopri le 5 imperdibili mostre attualmente in mostra a Milano. Dall'arte contemporanea alle retrospettive storiche, c'è qualcosa per tutti i gusti. Non perderti queste straordinarie esposizioni culturali nella vibrante capitale lombarda
Indice
Maggio si preannuncia come un mese straordinario per gli appassionati d’arte e cultura a Milano. Oltre alla consueta apertura gratuita dei principali luoghi artistici il primo domenica del mese (quest’anno il 5 maggio), diverse istituzioni e gallerie milanesi ospiteranno stimolanti progetti espositivi. Da una mostra su Cézanne e Renoir a Palazzo Reale, fino a una rassegna sui capolavori di Picasso al Mudec: ecco le imperdibili esposizioni da visitare assolutamente questo mese a Milano.
Cézanne/Renoir a Palazzo Reale
Il Palazzo Reale di Milano vi aspetta con l’imperdibile mostra “Cézanne / Renoir: Capolavori dal Musée de l’Orangerie e dal Musée d’Orsay” fino al 30 giugno. Attraverso una selezione di 52 opere provenienti dai rinomati musei parigini, l’esposizione delinea le vite e le opere di due giganti dell’Impressionismo, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir. Un itinerario affascinante che abbraccia i ritratti, i paesaggi, le bagnanti e le nature morte più iconiche dei due artisti. Presso il medesimo palazzo milanese, non perdere anche l’affascinante progetto espositivo “De Nittis: Pittore della vita moderna”, che celebra il talento del maestro ottocentesco Giuseppe De Nittis attraverso una selezione di 90 dipinti, tra oli e pastelli.
Giuseppe De Nittis: Palazzo Reale
La mostra di Giuseppe De Nittis a Palazzo Reale di Milano. fino al 30 giugno, offre un viaggio nella pittura di uno dei più grandi artisti italiani dell’Ottocento, sensibile alle correnti del Verismo e dell’Impressionismo. Nato a Barletta nel 1846, De Nittis si distinse per la sua ribellione alle regole accademiche, dedicandosi alla pittura en plein air. Il suo incontro con i Macchiaioli a Firenze nel 1866 segnò una svolta nella sua carriera. Il culmine della sua fama arrivò nel 1874, quando espose con successo a Parigi e Londra, diventando celebre per la sua rappresentazione dell’eleganza e della vivacità della vita moderna. La mostra a Palazzo Reale presenta circa cento opere provenienti da musei e collezioni italiane e francesi, permettendo al pubblico di scoprire l’estro artistico di De Nittis, morto prematuramente a soli trentotto anni.
Brassaï L’occhio di Parigi: Palazzo Reale
Fino al 2 giugno, Palazzo Reale ospita la mostra “Brassaï. L’occhio di Parigi”, frutto della collaborazione con l’Estate Brassaï Succession. La retrospettiva presenta oltre 200 stampe d’epoca, accompagnate da sculture, documenti e oggetti appartenuti al fotografo. L’esposizione offre uno sguardo approfondito e inedito sull’opera di Brassaï, con particolare enfasi sulle celebri immagini dedicate alla vita parigina.
Martin Parr. Short & Sweet: MUDEC
“Martin Parr: Short & Sweet”, una mostra dedicata all’irriverente fotoreporter britannico e alla sua collezione di oltre 200 scatti, al MUDEC fino al 30 giugno. Dai suoi primi lavori in bianco e nero fino ai temi più caratteristici di Parr, come le “vite da spiaggia” e il turismo, il progetto espositivo, curato direttamente dall’artista, presenta oltre 60 fotografie selezionate appositamente da Parr per questa occasione. Queste immagini sono presentate insieme al corpus della serie che lo ha reso famoso, “Common Sense”, comprendente oltre 200 fotografie delle 350 esposte nella mostra omonima del 1999. Questa serie esplora la realtà plastificata e appariscente del mondo occidentale.
Picasso. Le metamorfosi della figura: MUDEC
“Picasso: La metamorfosi della figura”, che conclude in modo ideale un intenso 2023 di celebrazioni per il 50° anniversario della morte del pittore, offre un’ampia panoramica sulla ricca produzione dell’indimenticabile artista spagnolo. La mostra, al MUDEC fino al 30 giugno, ripercorre il percorso artistico di Picasso, dalle prime opere giovanili fino ai capolavori più maturi, mettendo in luce il suo profondo interesse per le fonti artistiche ‘primordiali’ e per l’arte primitiva.
È fondamentale per il pubblico comprendere come Picasso abbia interiorizzato l’essenza e il significato dell’arte africana, integrandola nella sua produzione per tutta la sua vita artistica, a partire dal 1906, un anno cruciale per il suo lavoro, fino agli ultimi anni Sessanta. Attraverso un ritorno al “primitivismo” intorno al 1925, l’artista ha tratto ispirazione da esempi africani, neolitici e proto-iberici (della Spagna preromana), oltre che dall’arte oceanica, egizia antica e dalla Grecia classica (come i vasi a figure nere).