In Nigeria 110 persone sono morte nell'inferno provocato dall'esplosione di una raffineria di petrolio clandestina: è l'ennesima tragedia annunciata nel Paese, primo esportatore africano di greggio
Nel silenzio generale in Nigeria donne, uomini e persino bambini muoiono per estrare e lavorare il petrolio esportato in tutto il mondo. L’ultima tragedia è avvenuta lo scorso venerdì, quando è esplosa una raffineria clandestina nel sud del Paese, nel cuore della foresta Abaezi, al confine fra gli Stati di Imo e Rivers.
A perdere la vita ben 110 persone, come riferito dalla National Emergency Management Agency: i loro corpi sono stati ritrovati carbonizzati insieme a diversi veicoli e i pochi sopravvissuti sono morti qualche ora dopo l’incidente a seguito delle gravi ustioni riportate. Mentre i danni per il delicato ecosistema della foresta sono incalcolabili.
IMO FIRE: OVER HUNDREDS OF BODIES BURNT – ARISE NEWS REPORT
IMO FIRE: OVER HUNDREDS OF BODIES BURNT – ARISE NEWS REPORTTwo days after an explosion killed many people in Abaezi community of Ohaji-Egbema Council Area of Imo State, the number of the dead has increased, while the whereabouts of many remain unknown. ARISE Correspondent, Ovieteme George reports.#arise #arisenews #arisetv #arisenewsreport #abaezi
Posted by Arise News on Monday, April 25, 2022
See some fotos from di alleged illegal refinery wia explosion happun and kill plenti pipo for Abaezi forest for…
Posted by BBC News Pidgin on Monday, April 25, 2022
#pitakwahowunaseeam with afeeturiOn Friday evening plenty people die for kpo fire site inside Abaezi forest, for…
Posted by Wazobia FM 94.1 PH on Monday, April 25, 2022
L’ennesima tragedia annunciata in Nigeria
Il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha descritto l’incendio come una “catastrofe e un disastro nazionale”, ma in realtà la popolazione della Nigeria è ormai abituata a drammi come questo. Si tratta dell’ennesima tragedia annunciata in una delle numerose raffinerie illegali del Paese. Alla luce della nuova strage, Buhari ha promesso che intensificherà la repressione nei confronti delle pericolose raffinerie illegali.
La Nigeria rappresenta il principale produttore ed esportatore di greggio del continente africano e l’alto tasso di povertà della nazione ha portato negli ultimi anni ad una proliferazione incontrollata di raffinerie clandestine, dove spesso perdono la vita anche minorenni.
Il petrolio greggio viene prelevato da una rete di oleodotti di proprietà delle principali compagnie petrolifere e raffinato in serbatoi improvvisati. E molto spesso queste operazioni, portate avanti senza rispettare alcuno standard di sicurezza, si rivelando fatali in caso di incendi o altri incidenti. Secondo il governo nigeriano, ogni giorno vengono sottratti illegalmente 200mila barili di petrolio (pari al 10% della produzione nazionale).
La peggiore esplosione di un gasdotto in Nigeria è avvenuta nella città Jesse nell’ottobre 1998. Una catastrofe che è costata la vita a ben 1000 persone. Ma lo sfruttamento del petrolio non si rivela fatale soltanto per gli esseri umani. I continui incidenti stanno devastando il ricco ecosistema nigeriano, avvelenando fiumi, laghi e terreni.
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Fonti: Reuters/NEMA Nigeria
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