Il governo si impegnerà a valutare l’opportunità di concedere il bonus fiscale (detrazione del 36%) anche a tetti verdi e giardini verticali. Una notizia incoraggiante per chi intende trasformare il tetto della propria abitazione in una copertura eco-sostenibile, in grado di premiare verde pensile, l'isolamento termico e acustico degli edifici e il risparmio energetico, con la conseguente riduzione dell’inquinamento.
Il governo si impegnerà a valutare l’opportunità di concedere il bonus fiscale (detrazione del 36%) anche a tetti verdi e giardini verticali. Una notizia incoraggiante per chi intende trasformare il tetto della propria abitazione in una copertura eco-sostenibile, in grado di premiare verde pensile, l’isolamento termico e acustico degli edifici e il risparmio energetico, con la conseguente riduzione dell’inquinamento.
La proposta arriva dal Senato (nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe) grazie all’interessamento del senatore Salvo Fleres, del gruppo Pdl, e – sebbene non abbia ancora ricevuto l’approvazione del governo – ha buone possibilità di diventare realtà.
“I tetti verdi – evidenzia l’odg – oltre al recupero di superfici a verde, offrono anche vantaggi economici in quanto comportano un risparmio nei futuri costi di risanamento ed un risparmio di costi energetici”; inoltre, “sono numerosi i comuni del Centro Europa che offrono incentivi per il verde pensile, sotto forma di sovvenzioni, incentivi finanziari, piani urbanistici e regolamenti edilizi, ai fini di aumentare il risparmio energetico, di ridurre l’inquinamento ambientale, di migliorare l’isolamento termo-acustico e di determinare un miglior impatto ambientale”.
Per questo il Senato impegna il Governo “a valutare la possibilità di concedere a fronte di spese documentate, relative ad interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti, unità immobiliari o recinzioni, riguardanti tetti, coperture o pareti esterne e rappresentate dalla realizzazione del verde pensile, una detrazione dall’imposta lorda pari ad una percentuale non inferiore al 36% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un valore massimo di 45.000 euro, da ripartire in non meno di dieci quote annuali di pari importo”.
Ma la proposta avanzata due anni fa dal parlamentare Gianpiero Bocci del Pd prevedeva di inserire una detrazione ancora maggiore: una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un massimo di 10.000 euro da dividere in due quote annuali di pari importo. Inoltre, la proposta prevedeva la creazione di un “Fondo per la forestazione urbana” destinato alla diffusione dell’agricoltura urbana.
Speriamo almeno che passi la detrazione al 36%…
Verdiana Amorosi