Le commissioni Ambiente e Affari economici del Parlamento europeo hanno bocciato il tentativo della Commissione europea di includere il nucleare e il gas naturale tra i criteri di classificazione delle attività economiche sostenibili. Ma bisognerà attendere luglio per avere la decisione vera e propria: per confermare la scelta e bocciare l’atto delegato occorrerà la maggioranza assoluta, ossia il voto contrario di 353 eurodeputati
76 voti contro 62 e 4 astensioni per dire no all’inserimento di energia nucleare e gas nella Tassonomia verde. Le due commissioni europarlamentari hanno infatti bocciato l’atto delegato della Commissione con cui, definendo il gas naturale e il nucleare come energie “di transizione”, si era tentato di attribuire loro una sorta di patente di sostenibilità. Ora, se confermata a maggioranza assoluta, la mozione potrà far cadere la proposta della Commissione.
Era febbraio scorso quando la Commissione Ue annunciò la sua intenzione di etichettare come “sostenibili” il gas e il nucleare all’interno della cosiddetta tassonomia, ossia l’elenco delle attività considerate sostenibili e quindi finanziabili dalla stessa Europa.
Non bastò, allora, l’opposizione di diversi Paesi né la bocciatura da parte di alcuni esperti ingaggiati da Bruxelles. Per la Commissione europea, il futuro dell’Europa è rappresentato anche dal gas fossile e dal nucleare, nonostante tutti i rischi e il notevole impatto ambientale che derivano da queste fonti di energia.
Come si legge nella nota del Parlamento europeo, i deputati riconoscono il ruolo del gas nucleare e fossile nel garantire un approvvigionamento energetico stabile durante la transizione verso un’economia sostenibile, na ritengono che gli standard di screening tecnico proposti dalla Commissione, nel suo regolamento delegato , a sostegno della loro inclusione non rispettino i criteri per le attività economiche ecosostenibili di cui all’articolo 3 del regolamento sulla tassonomia .
Il voto dovrà ora essere confermato dalla plenaria del Parlamento europeo che si terrà dal 4 al 7 luglio. Se la maggioranza assoluta dei deputati – 353 – darà conferma all’opposizione all’atto delegato proposto, la Commissione dovrà ritirarlo o modificarlo.
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Fonte: European Parliament
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