Tassonomia green, gas e nucleare ufficialmente inseriti nelle fonti verdi che riceveranno i sussidi

Si è deciso oggi, in plenaria a Strasburgo, di includere gas e nucleare nella lista degli investimenti considerati sostenibili dal punto di vista ambientale, la ormai ben nota tassonomia verde. Stamattina il Parlamento europeo non ha infatti raccolto abbastanza voti per bloccare il controverso piano della Commissione

Niente di fatto: il Parlamento europeo non ha posto il suo veto all’atto delegato sulla tassonomia europea che include gas e nucleare tra le tecnologie sostenibili. Il voto è avvenuto nella sessione plenaria dell’Europarlamento che si è riunito oggi a Strasburgo.

278 favorevoli e 328 contrari. Sarebbe serviti 353 voti per raggiungere la maggioranza assoluta necessaria per rigettare il provvedimento della Commissione europea.

Con la risoluzione approvata dalle Commissioni Ambiente ed Economia del Parlamento europeo a metà giugno, i membri delle due commissioni avevo bocciato il regolamento delegato della Commissione dello scorso febbraio 2022, che prevedeva la possibilità di finanziare nuovi progetti in centrali a gas e nucleari, a determinate condizioni, utilizzando fondi europei.

Ora, dunque, che l’atto delegato con gas e nucleare ha il consenso del Parlamento europeo,  la tassonomia continuerà ad etichettare gas e nucleare come attività sostenibili. Una decisione che, sostanzialmente, non è in linea con le raccomandazioni scientifiche, tanto che alcuni Paesi membri o la società civile, come stanno considerando Greenpeace e Client Earth, potrebbero avviare un’azione legale contro la Commissione europea.

Quali sono le conseguenze per l’Italia? 

Considerando i criteri secondo i quali gli investimenti in gas sono permessi e non avendo al momento alcun piano per il nucleare in Italia, il nostro paese trarrà poco beneficio da questa nuova norma europea. Sia perché le centrali a gas previste sono principalmente autorizzate come conversione di centrali a carbone, sia perché nell’atto delegato non è compreso il GNL né nuove infrastrutture a gas, dicono da ECCO, il think tank italiano indipendente per il clima

Quanto all’Europa, la prima conseguenza di questo voto è la legittimazione a livello europeo del gas come sostenibile a livello di principio. Affermare che le centrali a gas sono compatibili con il principio di non arrecare danno significativo all’ambiente è in netta contraddizione con le alte emissioni climalteranti provenienti da questa fonte energetica che rischiano di esacerbare le conseguenze della crisi climatica. Pertanto, legittimare tale fonte come verde è per definizione un’opera di greenwashing.

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Fonte: Parlamento europeo

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