La Svezia dice addio al carbone con due anni di anticipo. Il 16 aprile scorso Stockholm Exergi ha annunciato la chiusura dell'ultima centrale rimasta
Addio al carbone: la Svezia spegne la sua ultima centrale e si unisce ad Austria e Belgio, diventando #coalfree
La Svezia dice addio al carbone con due anni di anticipo. Il 16 aprile scorso l’utility svedese Stockholm Exergi ha annunciato la chiusura dell’ultima centrale rimasta. Oggi dunque il paese è il terzo in Europa dopo Belgio e Austria. Altri 11 stati europei hanno pianificato di seguirne l’esempio nel prossimo decennio, 6 di questi lo faranno entro i prossimi 5 anni.
“L’impianto di cogenerazione a carbone KVV6 a Värtaverket è in funzione e fornisce calore ed elettricità a Stoccolma dal 1989. Ora è chiuso”, ha dichiarato la società in una nota del 16 aprile.
Anche l’ultima centrale a carbone svedese ha chiuso i battenti, liberando il paese dalla dipendenza dal carbone due anni prima rispetto alla propria roadmap.
Lo stabilimento di Stoccolma è stato chiuso al termine della stagione di riscaldamento, che secondo Exergi è arrivata prima del previsto. L’inverno mite ha fatto sì che non fosse necessario utilizzare quella riserva che ora è chiusa per sempre.
Secondo la utility svedese, con l’addio al carbone tutta l’energia dovrà essere rinnovabile o prodotta attraverso il riciclo:
“Il nostro obiettivo è che tutta la nostra produzione provenga da energia rinnovabile o riciclata. Questo impianto ha fornito calore e elettricità a Stoccolma per lungo tempo, oggi sappiamo che dobbiamo smettere di usare tutti i combustibili fossili, quindi il carbone deve essere gradualmente eliminato e lo facciamo diversi anni prima del piano originale” ha detto Anders Egelrud, CEO di Stoccolma Exergi.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione se si considera che fino a 30-40 anni fa Stoccolma era quasi totalmente dipendente dalle fossili. Il fatto che il carbone venga eliminato dal sistema di teleriscaldamento della città sarà di grande beneficio anche per il clima e ridurrà significativamente le emissioni inquinanti.
“Con la Svezia che si è liberata dal carbone nella stessa settimana dell’Austria, la traiettoria discendente del carbone in Europa è chiara”, ha detto Kathrin Gutmann, attivista di Europe Beyond Coal.
Sweden’s last coal plant has closed, making it totally coal power free two years early!
With Austria, it’s the second country in the last week to move #beyondcoal!https://t.co/438Lw5ONbZ pic.twitter.com/RfeOnr0NGr
— Beyond Fossil Fuels (@Beyond_Fossils) April 21, 2020
La capitale svedese vuole raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2040 e la chiusura dell’impianto ridurrà quasi la metà delle emissioni da 800-900 mila tonnellate a circa 400 mila all’anno.
Addio al carbone anche in Austria
La scorsa settimana anche l’Austria ha annunciato che avrebbe definitivamente chiuso il suo ultimo impianto a carbone, che alimentava una rete di teleriscaldamento nel comune di Mellach, a sud di Graz.
Il Belgio è stato il primo paese dell’UE coal free nel 2016 ma secondo i piani attuali entro il 2025 altri 6 stati europei faranno altrettanto, tra questi anche l’Italia:
- 2022: Francia
- 2023; Slovacchia e Portogallo
- 2024: Regno Unito
- 2025: Irlanda e Italia.
A seguire dovrebbero esserci anche la Grecia (2028), i Paesi Bassi (2029), la Finlandia (2029), l’Ungheria (2030) e la Danimarca (2030). Tra le ultime la Germania che ha annunciato che metterà fuori uso la sua ultima centrale a carbone entro il 2038, un impegno che deve ancora essere consolidato nella legge di uscita del carbone del paese.
Fonti di riferimento: Stoccolma Exergi, Euractiv, TheMayor
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