Nella giornata di ieri la popolazione ha preso d'assalto i distributori di carburante, temendo ulteriori impennate nel prezzo
Il panico scatenato dalla guerra in Ucraina non deriva solo dalla minaccia nucleare o dai possibili bombardamenti russi che potrebbero colpire anche Paesi vicini, ma riguarda anche l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia e dei carburanti, in conseguenza delle sanzioni imposte alla Russia.
La popolazione della Romania ha letteralmente preso d’assalto, nella giornata di ieri, i distributori di benzina del Paese, allarmata da un aumento esponenziale del prezzo del carburante e dall’impossibilità di fare rifornimenti nel prossimo futuro. La reazione estrema era avvenuta dopo che in una stazione di servizio della contea di Bihor la benzina aveva raggiunto il prezzo record di 11 leu al litro (quasi 2,3 euro).
Cum a arătat seara trecută în România🤦♂️
Posted by Versuri Din Stradă on Wednesday, March 9, 2022
Si è trattato di un caso isolato, sufficiente comunque a scatenare il panico nella popolazione che è corsa a fare rifornimento, intasando i distributori di benzina – come si vede dalle immagini diffuse sui social. Già da questa mattina, gli aumenti del greggio sono stati più contenuti e il prezzo di un litro di benzina si aggira ora attorno ai 7,5 leu. Solo la casa distributrice Mol ha mantenuto il prezzo al consumatore ancora alto (8,5 leu al litro), giustificando questa azione con i problemi di approvvigionamento dalle raffinerie ungheresi.
Il governo rumeno si è attivato per scongiurare il rischio di allarmismi inutili. Nella giornata di ieri il Ministro dell’Energia rumeno, Virgil-Daniel Popescu, si è rivolto ai cittadini per tranquillizzarli sull’assenza di aumenti nei prezzi del carburante:
Invoco ancora la calma: non fate la fila ai distributori. Abbiamo abbastanza scorte, quindi NON ci sono argomenti per aumenti di prezzo ingiustificati ed esplosivi – ha scritto sulla propria pagina Facebook. – Non lasciamoci coinvolgere da una guerra ibrida, soprattutto nell’attuale contesto di sicurezza regionale. Come ha annunciato anche il premier Nicolae Ciuca, le istituzioni competenti avvieranno ampie azioni di controllo sui distributori di benzina perché NON PERMETTEREMO SPECULAZIONI! Non entriamo nel gioco di chi vuole destabilizzare la Romania!
Poche ore più tardi, il ministro ha ringraziato la popolazione rumena per la saldezza di nervi che sta dimostrando in queste ore, allegando le immagini di stazioni di rifornimento ormai libere dal traffico, e si è detto fiducioso che le cose si siano calmate in tutto il Paese.
Una situazione simile, con il panico ingiustificato e la corsa all’approvvigionamento di carburante, era accaduta alcuni mesi fa negli Stati Uniti, nel bel mezzo della pandemia, e noi ve l’avevamo raccontata in questo articolo.
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