Con l’arrivo del freddo è giunto il momento di accendere il riscaldamento in numerosi comuni d’Italia. Come fare per riscaldare la casa in modo efficiente e nello stesso tempo risparmiare in bolletta?
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Con l’arrivo del freddo è giunto il momento di accendere i riscaldamenti in numerosi comuni d’Italia. Come fare per riscaldare la casa in modo efficiente e nello stesso tempo risparmiare in bolletta?
Per aiutare tutti i cittadini che in questi giorno hanno acceso i riscaldamenti o che lo faranno a breve arrivano i consigli di ENEA – Agenzia nazionale per le energie e lo sviluppo economico sostenibile. Di solito prima di accendere i riscaldamenti è buona norma eseguire un controllo della caldaia da parte di un tecnico specializzato.
La frequenza della manutenzione obbligatoria della caldaia deve rispettare quanto indicato sul libretto di istruzioni del dispositivo, dove potrebbe essere segnalata la necessità di occuparsi della manutenzione annualmente oppure, ad esempio, ogni due anni.
Ecco le regole per risparmiare sul riscaldamento e renderlo più efficiente.
Corretta manutenzione degli impianti
La corretta manutenzione degli impianti secondo l’ENEA è fondamentale per consumare e inquinare meno e per evitare sanzioni. Infatti, un impianto ben regolato e ben manutenuto consuma e inquina meno e chi non effettua la manutenzione prevista dal DPR 74/2013, rischia una multa non inferiore a 500 euro.
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Valvole termostatiche
La regola numero due è applicare le valvole termostatiche, apparecchiature che aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. Il Decreto Legislativo n.102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, rende obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione e l’adozione di un determinato criterio di ripartizione dei costi. Per evitare le sanzioni previste dalla legge è necessario mettersi in regola entro il 31 dicembre 2016. Per maggiori informazioni: Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore.
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Controllo della temperatura
Una terza regola riguarda il controllo della temperatura e l’uso dei cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura di 20 – 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile. Altra regola importante è il controllo delle ore di accensione. Il tempo massimo giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E” al via da domani il massimo sono 14 ore.
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Schermare le finestre di notte
Schermando le finestre la notte – chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti – si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Inoltre è opportuno evitare di apporre ostacoli davanti e sopra i termosifoni, in quanto mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore. Altro ‘trucco’ semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore è quello di installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone.
Impianti di riscaldamento innovativi
Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico.
Ecobonus
Per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire degli ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 55% per quella del patrimonio edilizio. Altri interventi soggetti a detrazione fiscale riguardano serramenti e infissi, pannelli solari, coibentazione e coperture, schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation, vale a dire, l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici.
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Consulta qui la guida di ENEA per l’esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti termici.
Marta Albè