Se stai valutando di installare impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli solari, nella tua abitazione, puoi usufruire di un nuovo bonus. Per richiederlo, però, bisognerà aspettare il prossimo anno
![pannelli solari](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2022/03/pannelli-solari-termici_detrazione.jpg)
@alsimonov/123rf
Via libera ad un nuovo bonus che permetterà agli italiani di risparmiare sulle bollette e utilizzare energia verde. Proprio ieri l’Agenzia delle Entrate ha diffuso una serie di informazioni utili sull’agevolazione relativa all’installazione di sistemi di connessi ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, fra cui i pannelli solari.
Le domande per usufruire del credito di imposta potranno essere inviate a partire dal prossimo anno. Vediamo le scadenze e le modalità per richiedere il bonus.
Chi può usufruire dell’agevolazione
Possono beneficiare del bonus tutte quelle persone fisiche che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, sostengono spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto (Dl n. 91/2014).
Al momento non è ancora stata resa nota la percentuale del credito d’imposta che spetta ad ogni soggetto. Questa verrà chiarita con un successivo provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come e quando fare richiesta per il bonus
Come anticipato, per inoltrare la domanda bisognerà attendere il prossimo anno. L’istanza potrà essere inviata dal 1° marzo al 30 marzo 2023 esclusivamente per via telematica, utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario.
Entro 5 giorni dall’invio viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda (o lo scarto, con le relative motivazioni). Il bonus è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute e l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.
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Fonte: Agenzia delle Entrate
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