“Wind on the grid”: quando l’eolico fa rete

Dall'attività di un gruppo di ricercatori tedeschi arriva un'interessante novità per il settore eolico: il progetto wind on the grid, ovvero un super parco eolico formato da tanti parchi eolici disseminati in una stessa regione o, addirittura, in uno stesso Paese, interconnessi tra loro in un'unica, grande, rete elettrica entra nel vivo e comincia a dimostrare le sue enormi potenzialità.

Dall’attività di un gruppo di ricercatori tedeschi arriva un’interessante novità per il settore eolico: il progetto “wind on the grid“, ovvero un “super parco eolico” formato da tanti parchi eolici disseminati in una stessa regione o, addirittura, in uno stesso Paese, interconnessi tra loro in un’unica, grande, rete elettrica entra nel vivo e comincia a dimostrare le sue enormi potenzialità.

È stato dimostrato concretamente, infatti, come attraverso la grid su larga scala dei diversi impianti eolici, l’elettricità possa scorrere fluidamente senza problemi di sovraccarichi e rischio di interruzioni, permettendo alla rete può essere sempre efficiente ed attiva, alimentata di continuo,  indipendentemente dai cambi di direzione del vento e dalla presenza di quest’ultimo in alcune zone piuttosto che in altre. In pratica, anche se in un determinato momento e in una determinata parte del Paese le raffiche di vento saranno poco adatte a far girare i rotori, ci sarà sempre un’altra zona connessa in grado di garantire la continuità della rete elettrica che sarà così, sempre attiva.

Durante il progetto finanziato anche dall’Unione Europea e cominciato nel 2006, i ricercatori tedeschi del  Fraunhofer Institute for Wind Energy and Energy System Technology sono riusciti a connettere nella stessa rete  un gruppo di diversi parchi eolici di grandi dimensioni, presenti in due distinti Paesi della Pensiola Iberica. Sono stati integrati, infatti,  cinque parchi eolici in Portogallo, con una capacità totale di 204 megawatt e sei in Spagna, della potenza complessiva di 107 megawatt.
Secondo i ricercatori, le centrali eoliche presenti nella Penisola Iberica si potrebbero integrare ulteriormente, su larga scala, anche con la rete elettrica europea che sarebbe, dunque, sempre più alimentata da energia eolica. Obiettivo del progetto è infatti quello di coprire attraverso questi imppianti almeno il 12% del fabbisogno energetico europeo entro la fine del 2010. Kurt Roehrig, a capo del dipartimento presso la sede di Kassel dell’IWES, è orgoglioso di questo progetto di integrazione, tra i più grandi della UE.
I singoli parchi eolici“- ha affermato Roehrig- “sono soggetti ad ampie fluttuazioni nella produzione dei molti impianti eolici. Per bilanciare queste fluttuazioni, causate da variazioni dell’intensità del vento, possono essere interconnessi in un cluster. Questo sistema permetterà di ridurre i costi. Infatti, più è alto il numero di impianti installati, minore è il prezzo dell’energia. Il prezzo dell’elettricità prodotta con l’energia eolica è attualmente di sette centesimi per kilowatt-ora, entro il 2025 dovrebbe essere intorno a quattro centesimi.A lungo termine– si dice convinto  Roehrig – “i parchi eolici andranno a sostituire le centrali elettriche tradizionali“.
Il progetto Wind on the grid è frutto della collaborazione tra organizzazioni di ricerca e gruppi industriali. Per aiutare gli operatori di rete nella cattura, nel controllo e nella previsione dell’energia eolica, l’ l’IWES ha messo a disposizione due potenti software creati ed implementati per l’occasione, ovvero il  Wind Farm Cluster Management System (WCMS) ed il Wind Power Management System, che hanno permesso di valutare e studiare meglio i dati trasmessi in tempo reale in una varietà di condizioni atmosferiche: “Abbiamo utilizzato WCMS- ha aggiunto Roehrig-per collegare i parchi eolici sparsi in un cluster, permettendo loro di essere controllati dalle centrali di comando delle utenze portoghese e spagnola. Mentre il WCMS mantiene costante la frequenza e la tensione della rete elettrica, garantendo così un funzionamento sicuro, Fraunhofer Wind Power Management System utilizza un software di gestione delle reti neurali artificiali per calcolare l’energia eolica attesa sulla base di modelli climatici previsti“.
I ricercatori tedeschi stanno negoziando con il gestore di rete portoghese, con l’obiettivo di integrare il loro software nel sistema di controllo di quest’ultimo.
Andrea Marchetti

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram