Utilizzare in maniera eccessiva gli impianti di riscaldamento domestici quando non fa troppo freddo porta ad effetti negativi non solo per il portafogli, ma anche per la nostra salute, vediamo il perché.
Con l’arrivo dell’ora legale, le giornate si fanno più lunghe e di conseguenza avremo sempre meno bisogno di accendere i riscaldamenti di casa. Anche se avere un ambiente domestico riscaldato è decisamente rilassante e confortevole, utilizzare in maniera eccessiva gli impianti di riscaldamento porta a un inutile spreco di energia elettrica, a bollette più care ma anche ad effetti negativi per la nostra salute. (Leggi anche: Riscaldamento: 10 consigli per risparmiare soldi ed energia)
Vediamo quindi quali sono i benefici di limitare in questo periodo l’uso dei riscaldamenti o quanto meno abbassare le temperature, al di là di quelli sul portafogli
Riscaldamento: i consigli per utilizzarlo al meglio
Con l’espressione “benessere termico” ci si riferisce alla condizione di soddisfazione nei confronti dell’ambiente esterno ed è fondamentale per raggiungere un benessere fisico generale. Per mantenere la temperatura interna del corpo corretta (quindi tra 35,8°C e 37,2°C), è necessario che la quantità di calore prodotta o assunta dall’organismo corrisponda alla temperatura trasferita all’ambiente. Una temperatura domestica di 20°C è quella più adeguata a raggiungere il benessere del nostro organismo (e anche quella stabilita dalla legge italiana).
Un riscaldamento domestico troppo alto può avere effetti negativi sulla nostra salute, poiché rende l’aria secca e pesante e provoca:
- pelle secca;
- labbra screpolate;
- mal di testa;
- tosse e altri sintomi respiratori;
- occhi irritati.
Un ambiente interno troppo caldo può anche compromettere la nostra qualità del sonno. Spegnere i riscaldamenti durante la notte ci permetterà di addormentarci meglio, evitare risvegli notturni e contrastare l’insonnia. (Leggi anche: Riscaldamenti: l’effetto collaterale di lasciare termosifoni accesi durante la notte, non solo sulla bolletta)
Visto che le temperature primaverili sono più miti, possiamo servirci dell’aria esterna per riscaldare l’ambiente di casa ma anche per permettere la ventilazione. Areare gli ambienti è fondamentale per favorire il cambio d’aria ed eliminare eventuali sostanze non troppo benefiche per la nostra salute (come quelle provocate dalla respirazione, dal sudore o da prodotti artificiali) ma anche per migliorare la qualità dell’aria interna.
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Fonte: Humanitas
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