Fotovoltaico: ecco il pannello solare curvo per alimentare anche gli impianti di risalita in montagna

Tutte le possibili applicazioni del pannello solare leggero e curvo pensato appositamente per alimentare le stazioni di risalita di alta montagna

Specializzata nella fornitura di elettricità a siti isolati, la Sunwind Energy di Grenoble ha sviluppato un pannello leggero e curvo per equipaggiare le stazioni di risalita degli impianti sciistici. L’azienda sta collaborando con CEA-Liten per sviluppare una propria linea di incapsulamento dei moduli solari utilizzando polimeri di origine biologica.

Xavier Duport, fondatore di Sunwind Energy, ha spiegato:

L’ambiente di alta montagna favorisce la produzione di elettricità solare: l’irradiazione più elevata dovuta al minore inquinamento atmosferico, il raffreddamento delle celle e infine l’effetto albedo, che garantisce una produzione superiore del 5-10% durante i mesi invernali grazie al manto nevoso.

Per i moduli, l’azienda utilizza uno speciale processo di incapsulamento delle celle solari basato su un multistrato composito che li irrigidisce e conferisce loro l’esatta forma dei vetri laterali in policarbonato che sostituiscono.

Pannello solare stazioni sciistiche

@Sunwind Energy

Come funzionano questi speciali pannelli solari per gli impianti sciistici

Duport ha ricordato come tutto sia iniziato con l’ambizioso programma di produzione di energia rinnovabile che dal 2018 sta attuando la stazione sciistica di Serre-Chevalier (Hautes-Alpes):

Dopo aver solarizzato alcuni tetti degli edifici del resort, abbiamo proposto una soluzione originale per installare pannelli fotovoltaici sulle stazioni degli impianti di risalita.

Per sostituire le tettoie in policarbonato, Sunwind ha sviluppato un pannello fotovoltaico semirigido chiamato eV+, che è cinque volte più leggero di un modulo bi-verre. Dopo aver incapsulato le celle PERC, si è aggiunto un composito multistrato (alluminio e polietilene espanso) per conferire al pannello la curvatura e la rigidità desiderate.

Con un’efficienza del 20%, tali pannelli possono essere usati in impianti fotovoltaici con una potenza compresa tra i 7 kW e 12 kW, a seconda delle dimensioni della superficie. L’elettricità viene utilizzata per alimentare la stazione stessa e l’eccedenza viene immessa nella rete della stazione.

Tutte le possibili applicazioni di tali pannelli innovativi

Secondo l’azienda si è aperto così un nuovo mercato con i produttori di impianti di risalita. Sunwind non vuole infatti limitarsi alle stazioni sciistiche e punta ad offrire i suoi pannelli eV+ all’industria edilizia, coinvolgendo le facciate degli edifici industriali e le barriere antirumore fotovoltaiche.

Un’altra applicazione possibile è l’alimentazione delle funivie urbane, come le cabine di risalita. Ogni cabina è infatti una microgrid indipendente. Si potrebbe dunque applicare pannelli eV+ incollati sulla parte superiore e su alcune pareti della cabina. Combinati con una batteria di accumulo da 12 V, questi possono fornire elettricità per alimentare l’illuminazione, ricaricare gli smartphone, ecc.

Pannello solare stazioni sciistiche

@Sunwind Energy

Infine, sempre per il solare di montagna, Sunwind ha lanciato il prodotto Delta 40, una soluzione bifacciale progettata per ottimizzare l’effetto albedo. È rialzato e inclinato di 40°, il che facilita anche lo sgombero dei pannelli dalla neve. Può essere installato su tetti piani e viene appesantito con la ghiaia di drenaggio esistente.

A ciò si aggiunge un sistema di ombreggiamento fotovoltaico autoportante, standardizzato in termini di resistenza al vento e ai carichi di neve per altitudini superiori a 900 metri e fino a 2.000 metri.

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Fonte: Sunwind Energy

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