I pannelli fotovoltaici stampati in 3D sviluppati da un gruppo di ricerca dell’Università di Newcastle alimenteranno il viaggio di un’auto di 15.100 km che inizierà a settembre. L’iniziativa è parte del progetto Charge Around Australia
18 pannelli solari flessibili stampati in 3D per alimentare un viaggio di 15.100 km di un’auto Tesla: questa la sfida del progetto Charge Around Australia. Ogni pannello è misura 18 metri di lunghezza, che si possono “arrotolare” sul veicolo per ricaricarlo trasformando, come ogni sistema fotovoltaico che si rispetti, l’energia del Sole in energia elettrica.
Nel 2020 la tecnologia era stata portata alla prima dimostrazione pubblica, nella quale i pannelli erano stati installati all’interno del nuovo e vibrante spazio urbano del Lane Cove Council ‘The Canopy’.
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Raggiunta la scala pilota commercializzabile, ora il test più importante, che valuterà diversi fattori tra cui la resistenza dei pannelli stessi ma anche le loro potenziali prestazioni per altre applicazioni.
Questo è in realtà un banco di prova ideale per fornirci informazioni su come utilizzare e alimentare la tecnologia in altre località remote, ad esempio nello spazio
ha spiegato a Reuters Paul Dastoor, principale inventore della tecnologia
Questo progetto cerca di dimostrare come la tecnologia solare stampata possa essere utilizzata in ambienti remoti e reali per la ricarica di auto elettriche fuori dalla rete – si legge sul sito del progetto – Piuttosto che sviluppare veicoli solari speciali o utilizzare pannelli solari pesanti disponibili in commercio, il progetto utilizzerà pannelli solari stampati leggeri. Li trasporteremo sul retro di un veicolo elettrico disponibile in commercio e poi li srotoleremo per caricare l’auto secondo necessità
Il percorso proposto percorre l’intera costa australiana e quindi metterà alla prova i veicoli e la tecnologia solare in alcune delle regioni più remote e difficili del Paese.
Tutto in modo anche piuttosto economico. Infatti il materiale, simile per spessore e aspetto a un pacchetto di chip, viene prodotto utilizzando stampanti convenzionali a un costo inferiore a 10 dollari al metro quadrato e la stampante, del tutto convenzionale, era originariamente utilizzata per la produzione di etichette di vino.
Il materiale, simile per spessore e aspetto a un pacchetto di chip, viene prodotto utilizzando stampanti convenzionali a un costo inferiore a 10 dollari al metro quadrato. La stampante era originariamente utilizzata per la produzione di etichette di vino.
(La) comunità sta cercando questo tipo di risposte ai problemi che le vengono presentati, giorno dopo giorno, sul cambiamento climatico
racconta anche Dastoor che con questo viaggio vuole fornire ai cittadini una dimostrazione su come il cambiamento climatico si possa combattere
Il viaggio della Tesla durerà infatti 84 giorni, durante i quali il team prevede di visitare circa 70 scuole per dare agli studenti un assaggio di cosa potrebbe riservare il futuro. E i ricercatori sperano che Elon Musk, fondatore di Tesla Inc., sarà soddisfatto e magari, chissà, decida di investire ancora sulla svolta green.
Tutti pronti per il viaggio del futuro?
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Fonti: Reuters / Charge Around Australia
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