La presenza di grandi parchi eolici negli Usa ha fatto registrare un aumento delle temperature della superficie terrestre
Le centrali eoliche possono avere un impatto non indifferente sulle temperature, innalzandole. A denunciare gli effetti sui cambiamenti climatici dell’eolico uno studio condotto dagli scienziati dell’University at Albany, nello stato di New York, secondo cui la presenza di grandi parchi eolici sarebbe responsabile dell’aumento delle temperature dei luoghi in cui sorgono.
La ricerca, condotto da Liming Zhou, professore associato di Scienze dell’ambiente e dell’atmosfera di Albany, ha fornito un punto di vista differente sulla produzione di energia pulita, fornendo una visione critica riguardo al potenziale impatto degli impianti eolici.
Per valutare l’impatto delle centrali sul meteo locale e soprattutto sul clima, il team di Zhou ha analizzato le misurazioni delle temperature fornite dai satelliti della NASA relative alla superficie terrestre delle regioni dove sorgono i grandi parchi eolici del Texas, nel periodo compreso tra il 2003 e il 2011.
Esaminando le cifre, i ricercatori hanno scoperto che nel periodo osservato, di notte, l’aumento delle temperature in media era di 0,72° C. Dal momento che il modello spaziale del riscaldamento rispecchia la distribuzione geografica delle turbine eoliche, è stato immediato l’accostamento tra l’innalzamento locale della temperatura e la presenza dei parchi.
Inoltre, gli studiosi hanno notato che di anno in anno la temperatura della superficie terrestre nei pressi dei parchi eolici ha mostrato una persistente tendenza al rialzo dal 2003-2011, in parallelo alla crescita del numero degli impianti eolici in esercizio.
“Questo effetto di riscaldamento è probabilmente causato dalle turbolenze delle turbine che generano uno strato di aria più fresca che, mescolandosi poi con l’aria più calda, si deposita sul terreno durante la notte” ha dichiarato il professor Roy Somnath Baidya dell’University of Illinois, co-autore dello studio.
Niente a che vedere con l’aumento globale delle temperature, visto che l’effetto del riscaldamento registrato è locale ed è esiguo rispetto alla forte variazione della temperatura della superficie terrestre. Ma secondo gli autori dello studio apre una importante questione scientifica che richiede ulteriori indagini.
Le tendenze al riscaldamento infatti vanno applicate solo alla regione oggetto di studio e al periodo, quindi, secondo gli esperti, non devono essere letteralmente applicabili ad altre regioni o per periodi più lunghi.
Recenti studi sull’impatto degli impianti eolici sul tempo e sul clima hanno utilizzato modelli numerici a causa della mancanza di osservazioni empiriche sui parchi. Ma i modelli numerici possono presentare delle imprecisoni per via della simulazione del meteo regionale e locale. Secondo gli autori, il telerilevamento è probabilmente il modo più efficiente ed efficace per studiare l’impatto dell’eolico su vasta scala.
“Lo studio rappresenta la prima evidenza osservativa dell’impatto dell’eolico sulla temperatura della superficie terrestre con il dettaglio spaziale e usando dati satellitari. Esso rappresenta un primo passo per esplorare le potenzialità dell’utilizzo dei dati satellitari e per quantificare i possibili effetti dello sviluppo dei grandi parchi eolici sul tempo e il clima” ha commentato il prof. Chris Thorncroft, coautore dello studio e presidente del Dipartimento di Scienze dell’Atmosfera e Ambientale presso l’University at Albany.
Lo studio è stato pubblicato suNature Climate Change.
Francesca Mancuso