Eolico: nasce l’Osservatorio Nazionale su Eolico e Avifauna per evitare la strage di uccelli

Una delle maggiori critiche rivolte all'eolico è quella del suo impatto sulla biodiversità e l'incidenza delle turbine eoliche su uccelli e avifauna. Proprio per limitare questo fenomeno e con l'obiettivo di sviluppare impianti eolici sul territorio italiano che rechino meno danni possibili ai volatili nasce l'Osservatorio Nazionale su Eolico e Avifauna, promosso da ANEV e con la collaborazione di Ispra.

Presentato questa mattina nel corso di Eolica Expo Mediterranean, il salone internazionale per l’Energia dal Vento all’interno di ZeroEmission Rome 2011 che si conclude oggi alla Nuova Fiera di Roma, l’Osservatorio mira ad analizzare il territorio per comprendere, limitare il più possibile gli impatti delle turbine eoliche nei confronti degli animali anche alla luce dello sviluppo e del ruolo chiave che assumerà sempre di più l’energia dal vento sulla spinta degli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2020.

L’eolico in Italia ha superato i 6mila MW installati e sta dando un contributo sempre più significativo ai fabbisogni energetici – ha spiegato Edoardo Zanchini di Legambiente -. Lo sviluppo delle installazioni eoliche nei prossimi anni in Italia, dunque, dovrà continuare attraverso nuovi progetti e con interventi di sostituzione e repowering di impianti esistenti. Ovviamente – ha aggiunto Zanchini parliamo di impianti di piccola e grande taglia, ma anche di impianti off shore non ancora installati nel nostro Paese. Questa sfida di sviluppo – ha concluso il responsabile energia di Legambiente – passa oggi per una grande attenzione alla tutela ambientale e della biodiversità, e l’osservatorio vuole essere un contributo in questa direzione”.

Ma di cosa si occuperà concretamente l’Osservatorio? Con lo scopo di ampliare le conoscenze scientifiche sul tema e fornire un’informazione sempre più approfondite, verranno sviluppati studi, ricerche e nuovi metodi di monitoraggio che saranno raccolte in un sito internet ad hoc. Un apposito comitato scientifico formato da ricercatori ed esperti lavorerà per definire i criteri di monitoraggio pre e post impianto, seguendo la fase dei lavori di nuovi impianti e valutando le caratteristiche dei territori coinvolti e le specie animali presenti nella zona. Il tutto con il prezioso supporto dell’Ispra che durante l’incontro ha presentato monitoraggi inediti sull’avifauna realizzati negli impianti eolici in funzione a Stella (Savona), a Montecatini Val di Cecina (Pisa) e a Casoni di Romagna (Bologna).

L’Osservatorio vuole contribuire a accrescere la cultura della tutela ambientale, rendendo più efficaci le normative nazionali per le autorizzazioni. – ha sottolineato Simone Togni di ANEVL’eolico oggi in Italia è la tecnologia con i controlli più avanzati e con le maggiori tutele per l’ambiente, il paesaggio e la fauna. In tema di salvaguardia della fauna e sviluppo dell’eolico, insomma, ci sono tutte le condizioni per garantire la corretta integrazione anche grazie all’impegno delle aziende coinvolte. La produzione di energia pulita da fonte eolica si conferma un settore su cui puntare sempre più per raggiungere grandi traguardi in termini sviluppo sostenibile e di protezione del clima”.

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