Sta per tornare l’ora solare: alle 3:00 della notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30, infatti, dovremo ricordarci di spostare indietro le lancette dell’orologio e salutare l’ora legale che tornerà il 25 marzo 2012.
Sta per tornare l’ora solare: alle 3:00 della notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30, infatti, dovremo ricordarci di spostare indietro le lancette dell’orologio e salutare l’ora legale che tornerà il 25 marzo 2012.
Stando alle stime rilasciate da Terna Energia, proprio grazie alle lancette spostate in avanti di un’ora nei mesi da Aprile a ottobre che ritarda l’uso della luce artificiale, in Italia sono stati risparmiati ben 647 milioni di kilowattora, più dello scorso anno in cui erano stati 644,4 milioni i kWh non consumati con l’ora legale. In pratica, il minor consumo annuo equivale al fabbisogno medio annuo di oltre 215.000 famiglie. In soldoni, l’Italia ha risparmiato circa 91 milioni di euro. Più dello scorso anno – 85 milioni di euro – anche perché nel 2010 il costo medio di 1 kWh era più basso (13,4 centesimi di euro).
Volendo fare due conti a livello complessivo. Il nostro paese dal 2004 al 2011 grazie all’ora legale ha risparmiato complessivamente 5 miliardi di kilowattora, ovvero ben 700 milioni di euro. E il tutto semplicemente spostando avanti le lancette dell’orologio e ritardando così l’utilizzo della luce artificiale nei mesi in cui questa viene impiegata maggiormente nelle ore serali.
Alla luce di questi risparmi, poco importa, dunque se qualcuno di noi soffra poi i disturbi legati al cambiamento di abitudini in rapporto alla luce: gli esperti garantiscono che il senso di disorientamento si riassorbe velocemente nel giro di 3 o 4 giorni.
Non la fa così semplice il Codacons che ai dati di Terna – consultabili nel dettaglio dalla home page del sito www.terna.it con tanto di “curva di carico” dei consumi energetici in Italia in temo reale – contrappone i tanti svantaggi legati al cambio dell’ora che i cittadini devono subire “a cominciare dal problema di dover risincronizzare il ciclo del sonno. Gli italiani, infatti, spendono ogni anno un capitale in farmaci per dormire ed il cambio dell’ora acuisce il problema”.
Secondo il Codacons vi è, quindi, “sia un costo diretto legato alla vendita di prodotti farmaceutici, sia un costo indiretto legato alla sonnolenza e alla riduzione di produttività che si registra nella prima settimana lavorativa successiva al cambio. Per non parlare del costo economico legato alla sistemazione dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie”.
L’associazione dei consumatori però non si limita a criticare, ma propone di tenere l’ora legale tutto l’anno ” l’80% degli italiani è stufo del continuo cambio tra ora solare e ora legale e vorrebbe l’ora legale per tutto l’anno come in Gran Bretagna. Eliminando definitivamente l’ora solare, ossia quella invernale, si avrebbe, infatti, sia il beneficio di risparmiare kilowattora in estate, sia l’eliminazione dello svantaggio e del disagio connesso all’alternanza di orario”.
Codacons per questi motivi e dal 2008 chiede che venga modificata la Direttiva 2000/84/CE ed eliminata definitivamente l’ora solare invitando l’Italia a fare comunque una scelta autonoma rispetto agli altri Paesi UE nel caso cin cui l’Europa non voglia farlo. E voi che ne pensate?
Simona Falasca