Anche gli USA sono stanchi di cambiare l'orologio. Parola del presidente Trump, che su Twitter si è espresso sull'argomento che anche qui, in Europa, sta facendo discutere in queste settimane: l'ora legale.
Anche gli USA sono stanchi di cambiare l’orologio. Parola del presidente Trump, che su Twitter si è espresso sull’argomento che anche qui, in Europa, sta facendo discutere in queste settimane: l’ora legale.
Mentre, infatti, la Francia si è appena espressa a favore dell’ora legale per sempre con una votazione popolare, negli Usa il momento di spostare le lancette è già arrivato, come ogni anno, la seconda domenica di marzo, a partire dalle 2 del mattino.
Cambiare gli orologi, spostandoli in avanti, significa che tutti perdono un’ora di sonno, ma guadagnano un’ora di luce serale durante l’autunno.
Ma il presidente degli Usa non ci sta a essere privato del sonno e così ha twittato: per me l’ora legale permanente è “OK”!
Making Daylight Saving Time permanent is O.K. with me!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 marzo 2019
Quindi anche gli Usa diranno addio al cambio dell’ora? Beh, il presidente avrebbe bisogno di lavorare con il Congresso per abrogare la legge dell’era Johnson del 1966. Alcuni senatori, a dir la verità, hanno presentato una proposta la scorsa settimana per estendere l’ora legale per l’intero anno, il “Sunshine Protection Act“. E il legislatore della Florida ha già votato l’anno scorso per adottare la misura.
Ma, affinché abbia effetto, il Congresso deve cambiare la legge federale e Trump deve firmarla. Il suo tweet del lunedì mattina sembrerebbe indicare che, se una tale proposta dovesse arrivare alla sua scrivania, di certo lo farebbe.
Ora legale permanente: quando in Italia?
E intanto in Italia, così come in tutta Europa, dovremo aspettare il 2021 per sapere se anche per noi ci sarà l’ora legale per sempre.
Per ora l’unica cosa certa è che la notte tra il 30 e il 31 Marzo anche a noi toccherà di nuovo spostare le lancette, portandole aventi di un’ora.
Roberta Ragni