I progressi nel campo della fusione inerziale, dove nuove tecniche basate sull'energia cinetica dei proiettili promettono di rivoluzionare il modo in cui produciamo energia
Cosa accadrebbe se la fusione nucleare, un tempo considerata mera speculazione scientifica, si trasformasse in una fonte pratica e sostenibile di energia pulita? Un nuovo approccio tecnologico sta tentando di realizzare proprio questo, sfruttando la straordinaria velocità dei proiettili per innescare reazioni di fusione nucleare. First Light Fusion, azienda pioniera nel campo della fusione inerziale, ha introdotto un metodo rivoluzionario che impiega l’energia cinetica dei proiettili per innescare la fusione nucleare.
Invece di limitarsi alla generazione e riscaldamento del plasma, questo sistema impiega proiettili ad alta velocità per colpire un bersaglio contenente idrogeno, innescando così la reazione di fusione. La tecnica, sviluppata dalla Machine 3, consente di accelerare i proiettili fino a 20 km al secondo, pari a 72.000 km/h. La sfida di mantenere il proiettile in uno stato solido durante l’impatto è stata significativamente affrontata aumentando la distanza di stallo da 10 mm a 10 cm, un miglioramento di dieci volte rispetto ai test precedenti. Questo risultato è stato ottenuto attraverso ottimizzazioni nel design del cannone elettrico e nell’applicazione di simulazioni avanzate per la resistenza dei materiali.
L’incremento della distanza di stallo non solo ha migliorato la stabilità strutturale del proiettile, ma ha anche segnato un nuovo record per il cannone elettrico di più alta energia mai testato. L’implementazione di un processo pulsato continuo, simile a un motore a combustione interna, dove il proiettile funge da innesco, è uno degli aspetti chiave per il futuro della fusione inerziale.
Verso una nuova era di centrali energetiche
La visione a lungo termine è quella di creare impianti di fusione che siano non solo a basso rischio ma anche semplici e scalabili. Il prossimo grande passo sarà la Machine 4, un acceleratore con un raggio di 75 metri, progettato per dimostrare il guadagno energetico ottenibile dalla fusione nucleare inerziale. Questa macchina prevede di lanciare proiettili a 60 km/s, equivalenti a 216.000 km/h, portando la tecnologia un passo più vicino alla commercializzazione.
La strada verso la commercializzazione dell’energia di fusione è complessa e richiede la soluzione di numerose sfide ingegneristiche. Con il continuo sviluppo di soluzioni innovative per aumentare l’efficacia del processo di fusione, il settore si avvicina sempre più a una soluzione energetica sostenibile e scalabile.
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Fonte: First Light Fusion
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