La maggior parte dei cittadini del Vecchio Continente non è d'accordo con il piano dell'UE di classificare le centrali a gas fossile e nucleari come "sostenibili": meglio investire nell'energia solare ed eolica
Considerare il gas e il nucleare fonti di energia “green” e quindi attività in cui investire? No, grazie. La maggior parte dei cittadini europei, infatti, non è d’accordo con il loro inserimento nella tanto dibattuta Tassonomia verde dell’UE. A svelarlo è un recente sondaggio, commissionato dal WWF e condotto dalla società di consulenza inglese Savanta ComRes. Sono stati 8125 le persone, provenienti da 8 nazioni (Francia, Germania, Italia, Spagna, Polonia, Romania, Paesi Bassi e Bulgaria), che hanno risposto al questionario.
Di questi soltanto il 29% pensa che l’Unione Europea dovrebbe classificare l’energia nucleare come sostenibile dal punto di vista ambientale. Per quanto riguarda il gas fossile, solo il 35% pensa che l’UE dovrebbe assegnare a questa fonte energetica un’etichetta verde.
E qual è la posizione degli italiani sulla questione? Nel nostro Paese solo il 26% degli intervistati ritiene che l’energia nucleare dovrebbe essere classificata come green dall’Ue e il 38% è convinto che dovrebbe ritenere il gas fossile una fonte sostenibile. Inoltre, dal sondaggio è venuto fuori un altro dato interessante: il 60% degli europei ha affermato che la guerra in Ucraina dovrebbe spingere le istituzioni europee ad accelerare i suoi piani per ridurre l’uso dei combustibili fossili.
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I cittadini Ue a sostegno dell’energia solare ed eolica
A mettere d’accordo tutti – o quasi – i cittadini europei sono le energie rinnovabili. Il 92% è d’accordo sull’assegnazione dell’etichetta europea verde a quella solare, mentre l’88% vorrebbe lo stesso per l’eolico.
Anche gli italiani spingono affinché si investa di più in queste fonti pulite: il 96% dei cittadini chiede che l’etichetta green sia assegnata all’energia solare e il 91% pensa altrettanto per quella eolica.
Non c’è assolutamente alcun consenso pubblico per il piano della Commissione di considerare come ’sostenibili’ il gas fossile e gli impianti nucleari. Ciò che i cittadini considerano ‘verdi’ sono l’energia solare ed eolica, non i combustibili sporchi e obsoleti. Chiediamo agli eurodeputati di ascoltare il loro elettorato e di bloccare questa proposta – ha commentato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. – Ovviamente questo non entra nel merito di finanziamenti di tipo diverso, ma gli investitori che vogliono supportare la transizione devono poterlo fare senza venire ingannati. Oltretutto l’Italia non trarrebbe alcun vantaggio dall’approvazione della proposta che include le energie sporche.
La partita sulla tassonomia verde è ancora aperta. Negli scorsi giorni le commissioni Ambiente e Affari economici del Parlamento europeo hanno bocciato il tentativo della Commissione europea di includere il nucleare e il gas naturale tra i criteri di classificazione delle attività economiche sostenibili.
Ma i primi di luglio, la plenaria del Parlamento potrebbe lasciar passare la proposta della Commissione UE. Come sottolineato da varie associazioni ambientaliste fra cui il WWF, il rischio è che miliardi di euro siano dirottati dall’eolico, dal solare e da altre tecnologie verdi verso il gas fossile e l’energia nucleare (con buona pace della transizione ecologica e dell’indipendenza energetica. Nel caso in cui gli eurodeputati non dovessero respingere l’atto, la tassonomia verde diventerà legge per l’Unione europea.
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Fonte: WWF
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