Fotovoltaico: con le nanotecnologie in arrivo pannelli solari ultraleggeri e verniciabili

Pannelli solari ultraleggeri, estremamente flessibili e…verniciabili! Merito delle nanotecnologie e di un giovane ricercatore di origini canadesi dell’University of Melbourne (Australia), Brandon MacDonald, vincitore, per questo del premio DuPont Young Innovator’s 2011 .

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Pannelli solari ultraleggeri, estremamente flessibili e…verniciabili! Merito delle nanotecnologie e di un giovane ricercatore di origini canadesi dell’University of Melbourne (Australia), Brandon MacDonald, vincitore, per questo del premio DuPont Young Innovator’s 2011 .

Realizzata con il sostegno dell’ente nazionale di ricerca Csiro e pubblicata sulla rivista Nano Letters, la ricerca di MacDonald consentirà di evitare le ingombranti strutture attualmente in uso, ma anche di abbattere i costi di questa energia rinnovabile.

Questi pannelli fotovoltaici a pellicola sottile costituiti da “copper indium gallium diselenide” (CIGS) hanno dimensioni infinitesimali e le celle solari sono talmente piccole da poter restare sospese in un liquido. Sono composti da nanocristalli del diametro di pochi milionesimi di millimetro e utilizzano appena l’1% dei materiali necessari per i pannelli solari convenzionali.

MacDonalds e il suo team hanno utilizzato per la realizzazione dei pannelli degli inchiostri contenenti proprio i nanocristalli in tellururo di cadmio, che ha forti capacità di assorbimento della luce quotate circa al 12.5%. Iniettando la speciale vernice su vetro, plastica o metallo, è possibile creare celle solari efficienti limitando il materiale e il dispendio di energie. .

Quando si asciugano, infatti, gli strati di nanoparticelle formano una pellicola densa, compatta e uniforme di cui si possono correggere le irregolarità applicando diversi strati. Ma questa tecnologia “stampabile” non si limita alle celle solari e può essere anche per altri congegni elettronici, come diodi emittenti di luce, laser o transistor.

Senza dubbio questa originale e utilissima scoperta rappresenta un grande passo avanti nella ricerca sulle energie rinnovabili, ma è doveroso ricordare che l’uso di cadmio, elemento fortemente tossico, nei pannelli solari è al centro di una forte controversia per i rischi che comporta sia per l’ambiente che per la salute, anche se in Europa il divieto del suo utilizzo è stato rinviato al 2013.

Roberta Ragni

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