Si chiama Nano Membrane Toilette e promette di portare i servizi igienici laddove purtroppo ancora mancano. Un sistema innovativo in grado, secondo i suoi ideatori, di trattare le feci umane in casa, senza necessità di energia e acqua, anzi producendo energia. Impossibile?
Si chiama Nano Membrane Toilette e promette di portare i servizi igienici laddove purtroppo ancora mancano. Un sistema innovativo in grado, secondo i suoi ideatori, di trattare le feci umane in casa, senza necessità di energia e acqua, anzi producendo energia. Impossibile?
No, secondo gli scienziati della Cranfield University che lo stanno mettendo a punto. Attualmente in fase di sviluppo, lo speciale gabinetto ha uno scarico innovativo che non richiede acqua ma che blocca i cattivi odori. E non è tutto: utilizza infatti una tecnologia dotata di una membrana per produrre acqua pulita. Ciò che resta dei rifiuti solidi viene gassificato per poi essere convertito in cenere ed energia per alimentare il processo.
Nano Membrane Toilette è un sistema chiuso che utilizza una barriera rotante per separare rifiuti solidi e liquidi, dividendoli in un recipiente presente al di sotto e bloccando così gli odori.
Dopo aver utilizzato la toilette, urine e feci vengono rimosse da questa camera rotante e vengono poi filtrate attraverso una membrana dotata di fori nanotecnologici così piccoli da lasciar passare solo le molecole d’acqua pura. I rifiuti solidi e patogeni, che sono troppo grandi per passare attraverso la membrana, vengono trasferiti in un’altra camera del wc.
Una volta che i liquidi vengono vaporizzati, il prodotto viene trasportato in un’altra area. Ed è qui che il vapore diventa di nuovo acqua. Quest’ultima viene quindi conservata ed è utilizzabile sia per gli usi domestici che per il giardinaggio.
Nella seconda camera, un gassificatore incenerisce i rifiuti solidi per generare calore che può essere utilizzato per alimentare la toilette e cenere. Tuttavia, questa parte dell’innovazione è ancora in lavorazione.
Secondo i ricercatori della Cranfield University, l’acqua che la toilette produce è potabile e l’unico prodotto di scarto è la cenere ottenuta dalla combustione della materia solida.
Questo processo inoltre non solo produce l’energia necessaria ad alimentare il wc ma genera anche energia in eccesso, utilizzabile per alimentare piccoli elettrodomestici.
Una soluzione oggi pensata soprattutto per le popolazioni che ancora non hanno accesso ai servizi igienici.
“La Nano Membrane Toilette ha il potenziale per cambiare milioni di vite, fornendo un accesso sicuro e conveniente ai servizi sanitari” ha detto il prof. Elise Cartmell, direttore del settore per le tecnologie ambientali della Cranfield University.
La toilette sarà testata nell’Africa occidentale, in particolare in Ghana. I sistemi saranno consegnati ad alcuni abitanti che riceveranno anche la visita settimanale di un esperto, che ne monitorerà il funzionamento ed effettuerà attività di manutenzione.
Francesca Mancuso
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