Quando il riciclo delle bottiglie di plastica può fare la differenza. Già nel 2012 vi avevamo parlato del progetto Liter of Light che aveva portato luce economica e sostenibile nei vicoli e nelle baracche delle Filippine usando delle semplici bottiglie di plastica, acqua, candeggina e naturalmente i raggi del sole. Ora, due anni dopo, il progetto ha fatto molta strada!
Quando il riciclo delle bottiglie di plastica può fare la differenza. Già nel 2012 vi avevamo parlato del progetto Liter of Light che aveva portato luce economica e sostenibile nei vicoli e nelle baracche delle Filippine usando delle semplici bottiglie di plastica, acqua, candeggina e naturalmente i raggi del sole. Ora, due anni dopo, il progetto ha fatto molta strada!
L’imprenditore Illac Diaz, che si occupa della diffusione delle alternative solari e sostenibili di Liter of Light, ha cambiato ora strategia: mentre prima le lampadine solari e gli altri piccoli progetti solari venivano importati già pronti (con lo svantaggio che se qualcosa si rompeva non erano molte le persone in grado di fare le riparazioni e il più delle volte finiva tutto nel cestino), ora si è pensato di sviluppare le luci a livello locale in modo che le riparazioni e le sostituzioni possano essere più semplici e alla portata delle comunità locali.
“Una delle cose riguardo ai prodotti micro-solari che non ci dicono è che non sono stati realmente un successo nei paesi in via di sviluppo. – ha spiegato Diaz – I prodotti sono destinati a fallire. Quando le parti si rompono, non si riesce a risolvere il problema. Vedo grandi quantità di energia solare gettate nelle discariche. Il vero dono è quello di insegnare ad avere la propria industria solare, così possiamo fare tutto qui, trovare parti locali per riparare e crescere dal basso verso l’alto”.
Spesso, purtroppo, le località dove vengono utilizzate queste lampadine sono colpite da inondazioni e disastri naturali, ecco perché risulta particolarmente importante che sul territorio ci siano delle persone in grado di intervenire tempestivamente per ripristinare la luce piuttosto che aspettare gli aiuti dall’esterno. A questo proposito l’associazione Liter of Light ha formato un gruppo molto folto di volontari che, in caso di nuovi e pericolosi fenomeni naturali, sia in grado di entrare in azione non solo per filtrare l’acqua ma anche per produrre velocemente luci per le case e le strade.
Il progetto Liter of Light lavora con cooperative di donne per creare lampadine solari a partire da una bottiglia di plastica di recupero e, grazie ad un nuovo chip high-tech garantito, per fare in modo che la luce duri più a lungo. Nei due anni di attività, l’organizzazione ha distribuito 360.000 luci in 15 località del mondo. Diaz spera di arrivare al traguardo di 1 milione di luci entro la fine del prossimo anno e di fornire così un’alternativa ad altre tecnologie di illuminazione che vengono proposte ai paesi in via di sviluppo.
Per maggiori informazioni sul progetto fate riferimento al sito aliteroflight.org.
Francesca Biagioli
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