L’emozionante catena umana di 16mila persone contro il rigassificatore a Vado Ligure

Costruita nel 2015, la Golar Tundra è lunga circa 292,5 metri, larga circa 43,4 metri e alta circa 55 metri. Ha quattro serbatoi di stoccaggio di Gnl nella parte centrale dello scafo e un impianto di rigassificazione a prua. Preleverà acqua dal mare per riscaldare il gas e riportarlo dallo stato liquido al gassoso e poi rimetterà in acqua 86 chili di ipoclorito di sodio al giorno, il principale ingrediente della candeggina

Attualmente è a Piombino, ma entro il 2026 dovrebbe essere riposizionata in rada nello specchio d’acqua antistante Vado Ligure, vicino a Savona e alle coste del Ponente: è la Golar Tundra, la nave rigassificatrice in grado di trattare il gas naturale liquefatto trasportato via nave. E che la gente del posto non vuole.

Questa costa non merita questo trattamento”, dicono, alla luce anche delle opere propedeutiche a terra, tra cui un gasdotto di 30 chilometri. Così, cartelli e piedi in acqua, un’insolita e immensa catena umana si è creata nel pomeriggio di domenica 10 settembre per chiedere alla Regione di bloccare la realizzazione del rigassificatore.

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Da Savona a Vado e poi Bergeggi e fino a Spotorno, una lunga catena di 16mila persone tra donne e uomini sulla battigia per dire stop al progetto, che vedrebbe lo spostamento della Golar Tundra da Piombino. Una protesta durata 21 minuti, tanti quante sono le lettere dell’alfabeto: un voluto richiamo al monumento ai Caduti di Savona, la cui campana ogni giorno alle 18 suona 21 rintocchi per ricordare le vittime di tutte le guerre.

A preoccupare non è solo l’arrivo della nave  in sé, a circa 4 km al largo di Vado, ma anche le opere propedeutiche all’installazione: Golar Tundra, con una capacità di stoccaggio pari a circa 170mila metri cubi, dovrà essere accompagnata dalla costruzione di una condotta sottomarina per il trasporto del gas da 4,2 km di lunghezza e 30 km di gasdotto a terra.

Una manifestazione che non è piaciuta, nemmeno a dirlo, ai politici di turno:

Prendiamo atto della manifestazione di protesta che si è svolta sulle spiagge tra Savona e Bergeggi. Massimo rispetto per i cittadini; meno per chi, esclusivamente per sterile polemica politica finalizzata a raggranellare qualche voto, paventa rischi inesistenti, alimentando le paure dei residenti, dice Toti, presidente di Regione Liguria.

E conclude: Mercoledì 13 settembre alle 15 vi aspetto in diretta sulla mia pagina Facebook per rispondere a tutte le domande che potete scrivermi qui.

Staremo a vedere se sarà chiarito come mai gli altri rigassificatori in Italia siano molto più distanti dalla costa e si troverà un punto di incontro.

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Fonte: No al rigassificatore

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