La rivoluzionaria “zattera” fotovoltaica ibrida che produce energia con sole, vento e onde del mare

Una tecnologia ibrida che sfrutta sole, vento e onde per produrre energia rinnovabile grazie a una zattera galleggiante. Con una costruzione leggera e materiali minimi, ogni unità può alimentare oltre 1000 abitazioni al giorno ed è perfetta per le piccole città costiere

Una “zattera” lunga 38 metri che produce 1 MW di energia grazie a sole, vento e onde.

Una singola macchina che produce energia pulita e rinnovabile grazie a un mix di fonti diverse, con una costruzione leggera lunga circa 40 metri, larga 4 e profonda 9, che richiede un uso minimo di materiali, composta da poche parti semplici e sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale.

Di soluzioni offshore ne esistono molte e anche con progetti importanti, come questa turbina eolica che sembra essere la più grande del Pianeta. Ma ognuna di queste zattere può produrre abbastanza energia in un giorno per alimentare oltre 1000 abitazioni, rendendo questa soluzione ideale per le città e i paesi costieri. Si tratta di una soluzione ibrida che integra l’energia solare ed eolica, prodotte in base alle disponibilità climatiche, con quella meccanica, generata dalla potenza delle onde. Si chiama NoviOcean e, per sua natura, può essere posizionata lontano dalle coste, offshore, in modo da non risultare invadente a livello visivo né impattare dal punto di vista sonoro. La struttura è ricoperta da pannelli solari, tra i quali sono posizionate turbine eoliche verticali. Al centro della costruzione si trova il cilindro, che permette di catturare l’energia delle onde oceaniche. Il movimento verticale delle onde spinge la zattera su e giù, e questo movimento viene trasferito a un meccanismo interno che converte l’energia cinetica delle onde in energia meccanica.

L’idea nasce da un team svedese, guidato dal pilota, ufficiale, economista e innovatore seriale Jan Skjoldhammer. Il concetto dell’invenzione ha preso forma nella mente del pilota circa 25 anni fa, ma la sua carriera da ufficiale lo ha costretto a metterlo da parte per un po’. Come pilota, Jan ha seguito i venti in tutto il mondo, imparando a conoscerli da vicino, e qualche anno fa ha riportato alla luce il progetto di energia pulita.

Nelle prime fasi di sviluppo, Jan Skjoldhammer ha contattato Stefan Björklund del KTH, il Royal Institute of Technology di Stoccolma, che ha coinvolto studenti e dottorandi. In breve, molti studenti e studentesse si sono appassionati al progetto, e più di 50 studenti del KTH, Chalmers, Uppsala e dell’Università di Linneo sono stati coinvolti. Oggi, Stefan Björklund lavora in NoviOcean come esperto tecnico, e ulteriori analisi e test sono stati condotti da una terza parte specializzata in test tecnici. Sono stati necessari sette anni di lavoro, comprendente revisioni tecnologiche, calcoli, analisi e test reali. Il prototipo è stato testato in vasche per onde in Francia e Inghilterra e per oltre 16 mesi in mare, nell’arcipelago di Stoccolma. Tutti i dati raccolti dai vari test coincidono e mostrano risultati coerenti. Attualmente, esiste un prototipo pilota più piccolo al largo di Svanholmen, utilizzato come dimostrazione per eventuali investitori.

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Fonte: NoviOcean

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