La prima centrale solare termica a doppia torre al mondo che sfrutta il sale fuso per funzionare anche di notte

In Cina, due torri solari alte 200 metri nella provincia di Gansu utilizzano la tecnologia dell'energia solare concentrata (CSP) per fondere il sale e produrre elettricità

La maggior parte delle persone pensa subito ai pannelli solari fotovoltaici quando si parla di energia solare. Effettivamente, questi dispositivi sono sempre più richiesti in tutto il mondo per ridurre le emissioni di gas serra. In Cina, per esempio, sono state costruite due torri solari di 200 metri di altezza nella provincia del Gansu, precisamente nel distretto di Guazhou. Questa installazione include anche una rete di 30.000 specchi eliostatici disposti in cerchi concentrici.

Proprietà della compagnia elettrica China Three Gorges Corporation, l’infrastruttura utilizza il calore solare per far girare le turbine e produrre elettricità. L’area di raccolta della luce naturale si estende su 800.000 m². Questa tecnologia, nota come “energia solare concentrata” (CSP), riflette i raggi solari sulle torri per fondere il sale, accumulando così calore che può essere rilasciato successivamente. In pratica, si crea una sorta di batteria termica.

Specchi speciali per seguire il Sole

Gli specchi, disposti in cerchi attorno alle torri, sono realizzati con materiali che hanno un’efficienza di riflessione superiore al 90% e sono progettati per seguire il movimento del Sole. Grazie a questa progettazione, l’infrastruttura può produrre elettricità in qualsiasi momento, anche di notte, rappresentando così un’alternativa promettente ai moduli solari fotovoltaici tradizionali che funzionano solo di giorno. Questo tipo di progetto non è nuovo in Cina, dove l’energia solare termica sta suscitando sempre più interesse.

La batteria termica su larga scala è situata all’interno di un grande complesso di produzione di energia rinnovabile, che include centrali solari ed eoliche capaci di fornire circa 2 miliardi di kilowattora di elettricità all’anno. Questa capacità consente alla Cina di ridurre le sue emissioni di CO2 di circa 1,5 milioni di tonnellate all’anno, un dato significativo in vista dell’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060. Una volta operative, le due torri dovrebbero raggiungere una capacità di produzione di 6,09 GWh all’anno, con la messa in servizio prevista per la fine dell’anno.

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Fonte: Cgtn.com

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