Incentivi fotovoltaico: la proposta delle associazioni per il Conto Energia 2011

Che fine faranno gli incentivi per il fotovoltaico? Dal prossimo primo gennaio diminuiranno del 2%? Nessuno lo può sapere ora, ma le tre principali associazioni di categoria ANIE-GIFI, Assosolare e Aper hanno avanzato le loro proposte per raggiungere l'obiettivo dei 15 GW entro il 2020

L’anno volge al termine. Dalle case spuntano festoni verdi con tante luci colorate e qualcuno inizia a pensare “e dopo?” Senza fare riferimento alla crisi economica ancora in atto, né alle incognite personali per il nuovo anno, la domanda sorge spontanea pensando al conto energia. Che fine faranno gli incentivi per il fotovoltaico? Dal prossimo primo gennaio diminuiranno del 2%? Nessuno lo può sapere ora, ma le tre principali associazioni di categoria ANIE-GIFI, Assosolare e Aper hanno avanzato le loro proposte per raggiungere l’obiettivo dei 15 GW entro il 2020.

Il meccanismo dovrebbe restare lo stesso, con un contributo per ogni kWh prodotto, ma:

Cambieranno le classi di potenza che andrebbero da 1 a 6 kW, da 20 a 200, da 200 a 1000, e oltre il mega.

– Scomparirebbe l’attuale divisione tra integrati e non integrati, sostituita da una categoria per impianti a terra e una per impianti su edifici.

– Le riduzioni andranno dal 5 al 18%, come da tabella sotto riportata, e sarebbero tutte ridotte ogni anno del 4% a partire dal 2012 fino al 2015. Gli impianti integrati potrebbero però ricevere un bonus del 15% rispetto alla tariffa su edificio, mentre altri bonus andrebbero alle aree da riqualificare (+10%), su cui greenMe.it a già scritto più volte, e per la sostituzione dell’eternit (+10%).

– La data di adeguamento delle tariffe si sposterebbe dal 31 dicembre al 30 giugno, per evitare che la mole di domande si concentri nel periodo natalizio.

– L’incentivo garantito per gli impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia sarebbe concesso anche agli impianti fino a 200 kW mentre il limite di deducibilità degli oneri finanziari sugli investimenti in impianti fotovoltaici del 30% e l’Ici su tutti gli impianti, sia a terra, sia su tetto, sarebbero eliminati.

– Si propone anche l’eliminazione del termine di due anni per eventuali potenziamenti di impianti e si richiede un allungamento dei tempi per la trasmissione al GSE della documentazione di allacciamento dell’impianto alla rete.

C’è la possibilità che le autorità preposte emettano un decreto chiarificatore entro la fine dell’anno, tuttavia nulla è dato sapere con certezza. In ogni caso un nuovo decreto sarà molto probabilmente emesso entro il marzo del prossimo anno.

Si ritiene comunque, che anche se il ministero non dovesse accettare interamente le proposte delle associazioni di categoria, qualche incentivo dovrebbe ancora restare per almeno un biennio o un quinquennio fino ad arrivare alla Grid Parity, ossia la coincidenza fra costo del kWh fotovoltaico e costo del kWh da fonti tradizionali. Mentre quest’ultimo aumenterà necessariamente nei prossimi anni, il costo del fotovoltaico ha visto una diminuzione del 30% quest’anno e ulteriori ribassi sono previsti per i prossimi due anni. Quando i risparmi derivanti dalla riduzione del costo della bolletta (in aumento) e il costo di un impianto fotovoltaico (in diminuzione) saranno coincidenti, o almeno interessanti economicamente, è probabile che i contributi verranno meno.

Massimo Andriolo

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