Il futuro delle Hawaii è sempre più verde. Le celebri isole potrebbero infatti diventare il primo stato a100% rinnovabile entro il 2045. È passato ieri il disegno di legge sulle energie pulite, grazie al quale saranno messi a disposizione 26 miliardi di dollari dal bilancio per raggiungere l'obiettivo
Il futuro delle Hawaii è sempre più verde. Le celebri isole potrebbero infatti diventare il primo stato a100% rinnovabile entro il 2045. È passato ieri il disegno di legge sulle energie pulite, grazie al quale saranno messi a disposizione 26 miliardi di dollari dal bilancio per raggiungere l’obiettivo.
Il provvedimento, noto come House Bill 623, renderà le Hawaii leader mondiali in materia di politica a favore delle rinnovabili. Un mix, formato da eolico, solare, idroelettrico e geotermico che entro i prossimi 30 anni dovrà soddisfare totalmente il fabbisogno elettrico dello stato.
“I legislatori delle Hawaii hanno fatto la storia facendo passare questa legge, non solo per le isole, ma per il pianeta”, ha dichiarato Jeff Mikulina, direttore esecutivo della Blue Planet Foundation. “Questa politica visionaria è la promessa per le generazioni future che le loro vite non saranno alimentate da combustibili fossili e all’insegna dei cambiamenti climatici, ma da fonti pulite, locali e sostenibili di energia”.
Alle Hawaii, l’energia rinnovabile è in forte espansione dal 2008, quando lo Stato ha fissato il proprio target: coprire così il 40% del fabbisogno energetico entro il 2030.
Una lunga e impegnativa scalata che alla fine del 2013 ha visto la quota di rinnovabili balzata dal 7,5% al 18. La House Bill 623, dal canto suo, sta cercando di estendere questa tendenza e di velocizzarla fino a raggiungere quota 30% nel 2020 e il 70 per cento entro il 2030, pronta per il salto finale al 100 per cento, 15 anni dopo.
Le Hawaii possono dunque essere leader negli Stati Uniti, ma non sono l’unica giurisdizione a voler puntare alle rinnovabili al 100%. Città come San Francisco e San José sono al lavoro su questo fronte.
La spinta delle Hawaii è mossa da una mix di fattori economico-sociali e ambientali. Dal punto di vista economico, lo stato è storicamente dipendente dalle importazioni di carburante, tre volte più costoso rispetto alla media del continente americano. Tra i fattori ambientali vi è la minaccia, reale e percepita, degli effetti dei cambiamenti climatici, come l’innalzamento del livello del mare e le tempeste sempre più frequenti e violente. E poi c’è l’abbondanza di risorse delle Hawaii: qui non mancano di certo il vento e il sole. Una casa su otto ha il fotovoltaico e circa il 10 per cento dell’elettricità dello Stato viene dal solare. Ma anche l’idroelettrico e l’energia dalle onde possono essere ampiamente sfruttati per affrancarsi dalle fonti fossili.
“Essendo il primo stato a muoversi verso il 100% di energie rinnovabili, le Hawaii stanno alzando l’asticella per il resto del paese”, ha detto Chris Lee, presidente della House Energy and Environmental Protection Committee. “ I progetti rinnovabili locali sono già più economici di gas naturale liquefatto e petrolio, e i nostri progressi per soddisfare gli standard di energia rinnovabile hanno già fatto risparmiare ai residenti centinaia di milioni sulla bolletta elettrica”.
Un paradiso in terra fatto di sole, mare, vulcani, natura selvaggia ed energia pulita.
Francesca Mancuso
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