Le Hawaii chiudono la loro unica centrale a carbone e si preparano a sfruttare solo energie rinnovabili

L’unica centrale elettrica a carbone rimasta alle Hawaii è stata chiusa giovedì dopo 30 anni di attività

Lo scorso giovedì le Hawaii hanno chiuso l’unica centrale elettrica a carbone, la centrale AES in uso dal 1992 a Oahu, la terza isola più grande dello stato.

Ogni anno la centrale emetteva un milione e mezzo di CO2 nell’ambiente e rappresentava uno dei principali responsabili di emissioni di gas serra delle isole Hawaii.

Nel 2020 il governo ha approvato una legge che vieta l’uso di carbone per produrre elettricità entro quest’anno e la chiusura della centrale è un passo avanti verso l’obiettivo di sfruttare esclusivamente energie rinnovabili entro il 2045.

Obiettivo però al momento lontano perché le Hawaii dipendono ancora dal petrolio, che andrà a sostituire il carbone fino a quando non si completerà la transizione verso l’uso di fonti di energia sostenibili.

Utilizzare petrolio anziché carbone farà aumentare i costi per i cittadini, ma dovrebbe trattarsi solo di una fase di passaggio, poiché il governo prevede di chiudere anche alcune centrali petrolifere nei prossimi anni.

La società che gestiva la centrale sta lavorano a progetti di energia rinnovabile e la maggior parte degli oltre 40 dipendenti dello stabilimento sono stati formati e aiutati a entrare nel mercato dell’energia pulita.

Le Hawaii sono note da tempo per il loro impegno per le energie rinnovabili e negli ultimi anni sono stati avviati diversi progetti per installare pannelli solari e impianti di stoccaggio, molti dei quali hanno però subito rallentamenti a causa dell’aumento dei costi per l’energia.

Nel 2015 è diventato il primo stato USA ad approvare una legge che preveda la provenienza di tutta l’energia elettrica da fonti rinnovabili e, da allora, oltre venti Stati hanno fissato obiettivi simili.
Riguardo alla chiusura della centrale, Scott Glenn, Chief Energy Officer delle Hawaii ha spiegato che:

Si tratta di una pietra miliare importante. È la nostra fine dell’uso del carbone alle Hawaii dopo 150 anni.

Secondo Glenn abbandonare il carbone a favore delle energie rinnovabili farà scendere i prezzi dell’energia, che resteranno più stabili e prevedibili consentendo un maggiore risparmio per cittadini e imprese.

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Fonte di riferimento: The Guardian

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