Crisi del gas: anche la Germania punta sulle centrali a carbone per produrre elettricità

Dopo il taglio della fornitura di gas da parte della Russia, la Germania cerca soluzioni per ridurne il consumo, aumentando la produzione di energia elettrica

In seguito all’aumento dei prezzi del gas e in previsione dell’importante calo di forniture da parte della Russia, la priorità di molti Paesi – Germania inclusa – è quella di risparmiare gas il più possibile per la produzione di energia elettrica e contemporaneamente riuscire a riempire i serbatoi di stoccaggio entro l’inverno.

Il gas è infatti fondamentale non solo per il riscaldamento delle abitazioni, ma anche per l’industria e come materia prima per la produzione di energia.

Solo pochi mesi fa, il ministero federale per Affari economici e azioni per il clima tedesco aveva presentato il “Pacchetto di Pasqua“: un piano per rendere la Germania indipendente dal punto di vista energetico e, contemporaneamente, contribuire al raggiugimento degli obiettivi climatici dell’Europa, puntando al 100% di rinnovabili entro il 2035.

Ora, sebbene sia ormai chiara la necessità di abbandonare i combustibili fossili per fronteggiare la crisi climatica, il Paese cambia rotta e tra le misure che intende adottare il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck troviamo quella di utilizzare più centrali elettriche a carbone.

Anche la Germania dunque ha deciso di adottare una soluzione d’emergenza, per un risultato a breve termine senza pensare alle conseguenze sull’ambiente e sul futuro.

Il piano prevede, oltre all’aumento dell’attività delle centrali a carbone, anche bonus e incentivi alle imprese che consumano meno gas.

Bisogna essere onesti, servono più centrali elettriche a carbone per un periodo di transizione. È una decisione amara, ma in questa situazione è necessario ridurre il consumo di gas. Dobbiamo e faremo tutto il possibile per immagazzinare più gas possibile in estate e in autunno – ha dichiarato il ministro.

Al momento, il Paese è riuscito a stoccare gas per il 56,7% della capienza dei serbatoi e conta di arrivare almeno all’80% entro ottobre e al 90% a novembre.

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Fonti di riferimento: BR24

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