L’Italia vuole investire sulla geotermia: lo scorso 14 maggio la società Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) ha firmato un Protocollo di Intesa con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) con l’obbiettivo di investire in questa fonte di energia rinnovabile
Il nostro Paese sembra intenzionato a investire (anche) in geotermia: questo indicherebbe la firma del Protocollo di Intesa Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), conclusa nella giornata dello scorso 14 maggio.
L’energia geotermica è una forma di energia che si ottiene dal calore proveniente da fonti geologiche presenti nel sottosuolo ed è considerata sostenibile e rinnovabile, almeno in linea di principio, in quanto basata sull’energia termica rilasciata dai processi di decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi contenuti nelle rocce terrestri.
L’Islanda, per sua natura geologica, è pioniera in questo e nel 2026, con il progetto Krafla Magma Testbed (KMT) si propone di accedere alla camera magmatica del vulcano Krafla per raggiungerne il magma bollente.
La fattibilità di questo progetto era stata dimostrata in precedenza, quando nel 2009 un impianto geotermico vicino ha accidentalmente perforato la camera magmatica di Krafla, fornendo dati preziosi e confermando che tale perforazione non causa eruzioni vulcaniche.
Ora (forse) tocca a noi
La geotermia ad alta, a media e a bassa entalpia è una fonte energetica sostenibile a zero emissioni di CO2 – commenta Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE – Nel primo caso le elevate temperature consentono di produrre vapore e, da esso, energia elettrica […]. Negli altri casi, la geotermia consente di favorire il teleriscaldamento o, semplicemente, di aumentare fino a 6 – 8 volte l’efficienza energetica termica delle pompe di calore. Siamo lieti, quindi, di sancire oggi l’avvio di una proficua collaborazione su questi temi con INGV e con i suoi ricercatori, per individuare soluzioni energetiche innovative
In Italia esistono infatti diverse centrali geotermiche, soprattutto nella Regione Toscana.
La sigla del protocollo d’intesa con RSE ci consente di mettere a disposizione della collettività le conoscenze scientifiche che l’INGV ha acquisito nel tempo in questo settore ricco di potenzialità – aggiunge Carlo Doglioni, Presidente INGV – e di guardare al futuro per investire in risorse rinnovabili che possano contribuire a ridurre l’impatto ambientale delle attività antropiche
Restiamo in trepida attesa di vedere i risultati concreti di questa iniziativa.
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Fonte: INGV
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