Ultimo test “pubblico” il 28 ottobre per l'E-Cat di Rossi e Focardi. Dopo spazio ai clienti che offriranno la propria disponibilità
Nuovi test per verificare se la cosiddetta fusione fredda di Rossi e Focardi davvero funziona. Il 28 ottobre, infatti, ci sarà una nuova prova. Pubblica? Non proprio.
Fino ad ora, il mistero dell’E-Cat, il catalizzatore in grado di produrre energia messo a punto da Rossi e Focardi, è stato provato in gran segreto, scatenando ancora di più la curiosità attorno al loro strumento. Lo scorso 6 ottobre, un altro test pare essere andato a buon fine, ma chi può dirlo esattamente se non i pochi e selezionatissimi presenti?
Andrea Rossi ha dichiarato che questo sarà anche l’ultimo test “pubblico” che si farà. Dopo, il 28 di questo mese, la palla passerà agli acquirenti. Dice Rossi: “Dopo il 28 niente più test pubblici, saremo troppo impegnati a produrre e testare per i nostri clienti. Continueremo la collaborazione con l’Università di Bologna e l’Università di Uppsala, ma il lavoro non sarà più pubblico”.
In realtà, come avevamo già anticipato, neanche il test del 28 sarà considerato pubblico essendo effettuato dal Cliente, con i suoi esperti, con un lungo protocollo contrattuale. In ogni caso sarà l’ultimo lavoro con una relazione pubblica.
Nessuna spettacolarizzazione. Sembra che Andrea Rossi stia lasciandosi alle spalle il clamore legato alla sua invenzione, quindi lungi dal voler convincere il pubblico, sembra piuttosto impaziente di iniziare a vendere la sua idea.
Intanto un altro scoglio da superare è quello dei costi. Secondo recenti stime, Rossi ha calcolato che la versione per uso domestico del suo catalizzatore da 10 kw dovrebbe costare oggi circa 5.000€, circa 500 euro al kw. Tali cifre potrebbero scendere qualora si puntasse ad una produzione di massa.
Occorre capire, allora, se davvero l’E-Cat entrasse in funzione, quali sarebbero i tempi di realizzazione di questo progetto di portata rivoluzionaria.
Francesca Mancuso
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