Un team di ricerca del Regno Unito e dell'Australia ha studiato l'effetto delle onde marine sui pannelli solari galleggianti, rilevando quanto queste riducono la produzione di energia. È stata formulata un'equazione che prevede la perdita di potenza in base ai movimenti del pannello causati dalle onde. Lo studio suggerisce che l'uso di frangiflutti potrebbe minimizzare tali perdite, migliorando l'efficienza energetica.
Un team di ricerca ha creato una struttura che simula le onde del mare per studiare come queste influenzano la produzione di energia solare offshore.
Il fotovoltaico galleggiante si sta sempre più affermando come efficace strumento per uscire dalla crisi climatica. Tuttavia, soprattutto in acqua salata, possono esistere condizioni che intaccano la produzione energetica.
Il gruppo di ricerca, composto da scienziati e scienziate del Regno Unito e dell’Australia, ha realizzato una vasca per onde al fine di studiare in che modo queste possano ridurre la potenza dei pannelli fotovoltaici galleggianti. Sulla base dei risultati ottenuti, hanno ricavato un’equazione empirica che dimostra come la perdita di potenza sia prevedibile.
Per condurre questo studio, i ricercatori hanno installato 21 proiettori alogeni da 500 W per simulare la luce solare, posizionandoli sopra una vasca per onde lunga 30 metri e larga 1,5 metri, riempita di acqua dolce fino a una profondità di 1,5 metri. Un pannello fotovoltaico monocristallino da 50 W è stato collocato su un galleggiante a forma di catamarano, stabilizzato da un sistema di ormeggio a quattro punti.
Sono stati misurati i movimenti causati dalle onde sui sistemi solari galleggianti e la quantità di energia prodotta. L’analisi dei risultati ha dimostrato che il pannello solare galleggiante produce meno energia in presenza di onde rispetto a quando l’acqua è calma. Sebbene questo fenomeno fosse già noto, è stato identificato un chiaro collegamento tra la riduzione di potenza causata dalle onde e il movimento indotto nel pannello. È stata formulata un’equazione che dimostra come la perdita di potenza possa essere prevista in base all’ampiezza del movimento. I risultati evidenziano l’importanza di utilizzare tecnologie come i frangiflutti per ridurre l’impatto delle onde sui pannelli solari galleggianti. Secondo lo studio, l’installazione di frangiflutti in una fattoria solare galleggiante comporterebbe costi non significativi, compensati ulteriormente dall’aumento della produzione energetica dei pannelli.
I risultati dello studio, condotto da ricercatori dell’Università di Cranfield, dell’University College di Londra e dell’Università del New South Wales in Australia, sono stati presentati nell’articolo “Floating solar power loss due to motions induced by ocean waves: An experimental study”, pubblicato su Ocean Engineering.
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Fonte: Ocean Engineering
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